SEC_ & OLIVIER DI PLACIDO, Mare Duro
A giudicare dal titolo scelto sembra che stavolta Mimmo e Olivier abbiano cercato di sabotare in tutti i modi la nostra immersione (Medusa vi ricorda qualcosa?) nella loro musica. Non ci sono riusciti. Per fortuna.
Mimmo Sec_ Napolitano lo conosciamo, è un amante della materia elettroacustica prodotta dai Revox e conoscitore della “ars acusmatica”. Quella di Olivier Di Placido, invece, è la storia curiosa di un francese pratico della tabletop guitar trapiantato nella capitale partenopea. Beninteso che, stanti oltretutto gli ultimi accertamenti svolti nella recente intervista con gli Imploded, siamo nella Napoli “improvvisa” della musica “parlata”. Canovacci, quelli delle improvvisazioni, nei quali la chitarra preparata è ormai un canone, anche se qua il tentativo di ripararsi dalla pioggia di cliché è evidente, e riuscito grazie all’adozione di alcune “preparatorie” ancora più eterodosse (electric guitar with moving neck, unfixed pickups). C’è dell’autoironia, e forse della parodia, nel palesare così il maltrattamento produttivo di un strumento. Su Mimmo oramai non mi dilungo nemmeno più di tanto, non certo per cattiveria, anzi: visto e sentito in ogni salsa e riesce sempre a scombinare tutti i piani nella testa di chi lo ascolta. Non ho molte memorie di una rilettura a suon di feedback così poietica dei sacramenti concreti schaefferiani. Bello infine anche il disegno in copertina di Tiziana Salvati per questo boccone di quindici minuti offertoci dalla Noise-Below.
Au revoir.