Seattle Sounds: Fast Stories…From Kid Coma dei Truly
Grunge e supergruppi è come dire punk e cresta: sono parte fondamentale del genere. È notorio che a Seattle i musicisti siano amici, colleghi e spesso compagni di sala prove. Per esempio Duff McKagan, quando militava nei Fartz e prima di andare a Los Angeles a trovare il successo con i Guns N’Roses, era compagno di saletta con i Fastbacks. Cosa che lo portò inevitabilmente a suonare con loro parecchie volte, sia su disco che dal vivo. Anche i gruppi più celebri scaturirono da relazioni fra più band: i Mudhoney, quando si formarono, erano di fatto un super gruppo con membri di Green River (Arm e Turner), Bundle Of Hiss (Dan Peters) e Melvins (Lukin); idem Mother Love Bone (Green River + Malfunkshun). Due, però, le super band a trasformare il concetto in qualcosa di più speciale: Temple Of The Dog e Mad Season. La prima nacque come tributo al povero Andy Wood e vide unirsi membri di Soundgarden e Pearl Jam in uno spettacolare disco che andrebbe studiato nelle scuole del rock. La seconda vedeva musicisti di Pearl Jam, Alice In Chains, Walkabouts e Screaming Trees ritrovarsi in clinica a disintossicarsi e suonare dei dolenti hard blues. Entrambi i progetti furono one-spot e sono tra i punti più alti mai toccati dalla musica, non solo grunge.
C’è un altro progetto che si può far rientrare nella definizione di supergruppo: si chiama Truly e vede la presenza di Hiro Yamamoto, il primo bassista dei Soundgarden, e Matt Pickerel, primo batterista degli Screaming Trees. Alla voce e chitarra l’allora sconosciuto Robert Roth. Parliamo di Yamamoto: anima pura, artista vero, se ne andò dai Soundgarden dopo che annusò la svolta commerciale. Ovverosia subito dopo Louder Than Love. Appena defilatosi, Pickerel lo chiamò per jammare assieme a lui e a Robert. Nacque l’ep Heart And Lungs, che comprende il brano omonimo incluso anche nel film “Singles”, sebbene non nella colonna sonora ufficiale (ma lo trovate nella ristampa deluxe). Il singolo, pubblicato da Sub Pop, vede il trio destreggiarsi in un alternative rock piuttosto psichedelico.
Per il grunge il 1995 fu un anno di grossi mutamenti, in cui le band storiche si defilarono dai cliché del genere, sperimentando nuove strade. I Truly si fecero avanti con l’esordio sulla lunga distanza (70 minuti) Fast Stories…From Kid Coma, un coraggioso concept album su un ragazzo in coma che rivive mentalmente una gloriosa passata estate. Ma al di là delle tematiche, a meravigliare è il piatto proposto. Pensate ad un’ipotetica via di mezzo fra gli Screaming Trees e i futuri Queens Of The Stone Age. Non mi stupirebbe scoprire che Josh Homme abbia ascoltato e riascoltato questo disco nell’immediato post-Kyuss, tanto da convincersi a mollare tutto e ad andare a Seattle a jammare con musicisti della scena rock locale. “Fast Stories” è quindi un disco stoner-grunge con fortissimi elementi Sixties (Doors su tutti), un amalgama che è rimasto unico, anche per la band che stamperà un paio di anni dopo l’ottimo ma non altrettanto “mitico” Feeling You Up.
Al di là delle chiacchiere, ogni volta che ho fatto ascoltare questo disco ad un amico lui se ne è innamorato. Purtroppo non è facile da trovare ma con un po’ di fortuna potreste vederlo spuntare in qualche bancarella tra i cd usati. E prima o poi vedrete che verrà ristampato in vinile.
Per chi scrive, Fast Stories…From Kid Coma è come avrebbe dovuto suonare il post-grunge. Per fortuna è arrivato lo stoner rock a salvarmi da Creed, Staind e Godsmack…