SANDRO MUSSIDA, EEEOOOSSS
Musica su tre sistemi di intonazione per campioni di chitarra elettrica, clarinetto basso, violoncello”
Musica per meditare, suoni che si sfiorano di continuo: queste le prime impressioni all’ascolto del nuovo album del compositore che si divide tra Londra e la Toscana. Dopo il cristallino (e splendido) Ventuno Costellazioni Invisibili, con EEEOOOSSS Mussida prova ad affinare ancora di più la sua voglia di architettare spazi sonori il più possibile inediti, ma restiamo comunque dalle parti di un minimalismo elegante, seppur dalle tinte malinconiche e melodiose.
Per l’occasione Mussida si fa aiutare dalla chitarra di Alessandra Novaga e dal clarinetto basso e altre diavolerie suonate da Edgardo Barlassina. Il tutto è stato pensato e composto prima in Gran Bretagna, poi è stato catturato in una registrazione effettuata la scorsa estate a Volterra, in una chiesa, poi si è fatto in modo di dare uniformità all’insieme grazie al fidato Giuseppe Ielasi al mastering. Descrivere le tre tracce risulta piuttosto riduttivo, succedeva pure con l’album precedente: non si renderebbe giustizia alla complessità del sentire, anche perché in fondo sono tre parti di uno stesso, complesso movimento. È però certamente un sentire amorfo ma caloroso, e che avvicina alla parte più nobile dell’animo. Musica Zen per eccellenza, dunque, che può ricordare alla lontana i percorsi intimi e lunari di Lino Capra Vaccina, dei Prima Materia e di Luciano Cilio. Questo giusto per darvi delle coordinate minime, utili per orientarvi in un disco al quale invece bisogna abbandonarsi senza timore di cadere nel vuoto. Il consiglio, perciò, resta quello di levitare idealmente e godere del suono con gli occhi chiusi, potrete così affrontare meglio le difficoltà della vita quotidiana.