Sabato 6 settembre il fuoco camminerà con noi (poi si va insieme al Glue)

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Il Glue-Lab ricomincia e per l’occasione si festeggia il compleanno di Maio e Julia!

Si apre alle 16.30, dalle 17.00 (puntualissimi) inizio concerti, dalle 19.00 mega aperitivo/cena vegan a buffet offerto dal Glue Lab e da Maio e Giulia, chi prima arriva prima mangia, fino a esaurimento scorte.

Suoneranno:

DOOMRAISER (heavy doom metal veterans da Roma)

NAGA (blackened doom da Napoli)

BLAND VARGAR (epic raw black metal da Bologna)

KRYDOME (old school death metal da Rimini)

METHYL(H)ATE (sludge e roncolate hc da Perugia)

GOAT VOMIT NOISE (duo black metal da Ancona)

ELIMINATE (thrash metal maniacs da Recanati)

A seguire dj set con Dj Nooz + Dj El Mosto (rock’n’roll, trash, punk, rock ecc.)

Ingresso con tessera ARCI.

In collaborazione con :

– The New Noise
– Death Crush d.i.y. & blasphemies
– Iconoclast Records

HĒN è un disco che affascina e colpisce nel segno, non necessita di stampelle, né tantomeno deve giustificare il proprio amore per le contaminazioni in salsa oscura, affianca chitarre distorte ed aperture eteree, lunghe cavalcate oniriche e cupe discese negli inferi, prende per mano i Neurosis e li tuffa nel doom metal (sottolineando il metal), quadra un cerchio che per altri è mera giustapposizione e cesella le linee di saldatura affinché diventino anch’esse parte del tutto e non semplici cuciture degne del Frankenstein di turno.

Michele Giorgi sui Naga

La musica alterna sfuriate di puro black bestiale e primigenio a momenti in cui il suono si apre e lascia filtrare elementi esterni, responsabili di un risultato finale interessante, che apre delle porte per l’evoluzione futura del progetto. In particolare, colpisce come la scrittura riesca a far convivere all’interno di una stessa composizione stili e mood differenti, siano questi la rabbia iconoclasta o la malinconia di una linea melodica dal retrogusto epico, le atmosfere notturne del dark ambient o aperture dal sapore quasi psichedelico (un po’ come accade nei Negură Bunget).

Michele Giorgi sui Bland Vargar

 

 

Ciò che ne viene fuori è una mazzata in pieno stomaco senza anestesia, una lezione senza rete su come va suonato e interpretato il death-metal al di fuori delle derive ultra-tecniche (e spesso auto-referenziali), ma non per questo privo della precisione e della perizia che il genere richiede, sempre però ben bilanciati con la giusta cattiveria e la necessità di suonare autenticamente “malvagi”.

Michele Giorgi sui Krydome