Sabato 4 aprile a Recanati c’è il Rhinoceros Fest

Locandina-Rhinoceros

Siamo media partner di questo evento. Di seguito il comunicato stampa.

Circolo DONG, Cavalca-Via e Icore Produzioni presentano: RHINOCEROS FEST Vol.1 – Vicini all’estinzione, duri a morire

Sabato 4 aprile, presso il circolo DONG, si svolgerà la prima edizione del RHINOCEROS FEST, festival della musica indipendente e del DIY. Una giornata di concerti per documentare il fermento di una scena che esiste e resiste strenuamente ogni giorno, in contrapposizione alla tendenza che ammutolisce la musica dal vivo, voce ed espressione delle realtà fuori dai canoni del “Bel” Paese.

Otto band si susseguiranno sul palco, in una escalation di “rumore&violenza” dal pomeriggio fino a tarda notte, contro il silenzio forzato. Saranno presenti alcuni dei nomi più interessanti del panorama underground italiano, chiamati a raccolta da Icore Produzioni e Cavalca-via, assieme alle rivelazioni più granitiche delle Marche. All’interno del contesto del Festival presente anche Andre the Spider, che impreziosirà con le sue installazioni light-box lo spazio del DONG. Prima e dopo i concerti dj-set a cura di Benty Dj, mentre per tutta la durata dell’evento ci saranno banchetti, distro e auto-produzioni.

Una celebrazione del DIY come unica via per la sopravvivenza della scena, fatta di ideali e rapporti umani, collaborazioni attive e “sbattimenti”. Come i rinoceronti, dunque: vicini all’estinzione per contingenza, duri a morire per testardaggine.

Dalle 18:00

Band

Jail Underdog
Meatball Explosion
Ludmilla Spleen
Yo Sbraito
Leviathan
Gerda
Lorø
Hyperwülff

Dj-Set pre/post concerti a cura di Benty Dj

Istallazioni Light Box di Andre The Spider

Per info e contatti:

icore.produzioni@gmail.com

Prendiamo ispirazione da cose distanti anni luce l’una dall’altra (alcune cose che ci ispirano non sono neanche in questa galassia) e non siamo disposti a cedere nessuna di quelle cose in favore di un determinato suono. Certamente la ruvidezza che senti è figlia della nostra passione per certo Metal, ma si ricollega soprattutto al nostro messaggio. L’unica cosa che ha importanza è il Riff! Non siamo dei virtuosi, ma sappiamo di cosa abbiamo bisogno per raccontare questa storia, e quello è l’unico punto di partenza valido. Un altro aspetto è quello della ricerca sonora e ritmica. Quante cose possiamo ottenere in due giocando con suoni e strutture? I pezzi sono stati composti quasi esclusivamente partendo da jam in sala prove. In questo senso ci sentiamo solamente dei tramite per il Riff, che si sviluppa al di là del nostro controllo diretto.

(dalla nostra intervista agli Hyperwülff)

Eheh, il titolo [dell’album, Your Sister] è un insulto. Tradurlo in inglese serve solo a renderlo più universale. È il tipo di insulto che utilizzi quando vieni attaccato o criticato e non sai come rispondere o non hai voglia di farlo a tono perché rifiuti la critica. È aggressivo e insensato, volgare. È il nostro rifiuto di aggiungere spiegazioni alla musica, a quella di quest’album, almeno. Ma è anche un suggerimento. Tutti i pezzi che compongono il disco sono insulti, così li intendiamo e così li suoniamo. Non si può non essere per lo più aggressivi e volgari oggi, non si può suonare una musica pacifica, non si può essere accondiscendenti, non si può non rispondere agli attacchi costanti, non si può sorridere a caso. Una band è una gang, come dice Ian F. Svenonius, un micro-organismo che protegge da una società ostile, devastante. I Gerda lo sono, chi è dentro è un amico, un fratello, tutti gli altri probabilmente no.

(dalla nostra intervista ai Gerda)