ROSELUXX, Resti Di Una Cena
Torna Tiziana Lo Conte, voce e molto di più negli storici Gronge, band impro-rock capitolina che tanto ha dato (ma poco ha ricevuto) all’underground italico. Lo fa con un disco che è figlio di un progetto a più teste (sono in quattro), ma che di fatto le permette di ricalcare le scene con un lavoro piuttosto personale e nuovo, che desta sincera curiosità, anche grazie al nutrito parterre di prestigiosi ospiti, chiamati a dare spessore al tutto (Emidio Clementi, Stefano Pilia, Luca Mai…). Il modus operandi della cantante romana è sempre all’apparenza libero da schemi compositivi, ma in realtà si sente che c’è un lavoro di cut up e di incastri particolarmente serrato (che è poi in parte figlio della precedente esperienza), e quindi: pop colmo di cambi di traiettoria che si fa frenetico free rock (“Non Luogo”) o ancora più “incontrollato” in “Oscuro Scrutare” (la citazione dickiana ci sta, visto che uno dei temi del disco è proprio la paranoia). La title-track è invece variazione su temi piuttosto eterogenei, e non mancano teatralità (che fa capolino in “Maledire I Ritorni”), avant rock e pure certa library music, per dire della complessità di Resti Di Una Cena, che nel finale deraglia in un mare di feedback e d’improvviso si chiude con una filastrocca cantata in tedesco da una bimba. Lavoro spiazzante, che dice molto di questi tempi grami, dove l’unica arma di difesa dalle rispettive e dure vite quotidiane sembra essere quella di coltivare la bellezza e la libertà delle idee come fosse sempre l’ultimo giorno su questa terra. Quasi una lezione di vita, insomma.
Da preservare come si fa con le specie protette.
Tracklist
01. Cane
02. Non Luogo
03. Oscuro Scrutare
04. Per Volere Di Dio
05. Maledire I Ritorni
06. Qualcosa Di Fisico
07. Resti Di Una Cena
08. Città Morbida