Rhinoceros Fest Vol. II, 9/7/2016
Recanati, Circolo Dong.
Seconda edizione del festival organizzato dalla Icore Produzioni presso il circolo Dong di Recanati, un evento che ci vede media partner e in perfetta sintonia quanto a scelte musicali e approccio. In particolare ci fa piacere condividere coi nostri lettori la felice riuscita di questa seconda edizione, che ha visto crescere l’attenzione del pubblico e soprattutto l’atmosfera conviviale della serata, sempre più un momento d’incontro e scambio tra band, etichette, distro, realtà legate alla scena diy e appassionati. La scaletta ha visto alternarsi sul palco nomi che i nostri lettori hanno avuto di modo di seguire nel tempo, a partire dal terzetto posto in apertura che ha immediatamente scaldato a dovere i presenti, tra energia e contaminazioni a base di hardcore mutante: Carnero, Zeit e Lambs hanno saputo offrire tre differenti visioni di ciò che è oggi l’estremismo sonoro e hanno ribadito quanto di buono ascoltato su disco, ciascuno a suo modo. In particolare hanno reso palese come si possano utilizzare ingredienti base non dissimili per ottenere risultati personali e distanti dai soliti cliché, costruendo così un magma che di volta in volta lascia emergere le contaminazioni crust, noise, sludge e black con una forza d’urto passata di mano tra i gruppi come in una staffetta nichilista. A fine corsa tutti hanno convinto in egual misura e hanno saputo guadagnarsi l’attenzione dei presenti senza alcuna fatica, segno di una scena vitale che si supporta e si sostiene pur senza appiattirsi quanto a contenuti in note.
Degli Hate & Merda ci siamo occupati spesso e non abbiamo paura ad affermare che si tratta di una delle realtà più interessanti attualmente in circolazione (non solo) nel nostro Paese: il loro è un concentrato di emozioni a tinte forti che riesce a sfuggire ogni steccato di genere per produrre un effetto catartico nell’ascoltatore. A distanza di tempo dall’ultima volta che li abbiamo visti, i due appaiono sempre più determinati e non sembrano aver perso un briciolo di quella inquietudine feroce che ne ha contrassegnato la proposta sin dal debutto. A seguire e chiudere il tutto, Bologna Violenta nel nuovo assetto a due che arricchisce ulteriormente l’impatto del set e dona profondità ai brani. Manzan tiene in mano il pubblico e non lascia fuori quella vena di feroce (auto)ironia che ne caratterizza l’approccio senza smussarne la capacità di colpire come un pugno in pieno stomaco. Non un caso che nel 2012, anno di nascita di The New Noise, la sua fu una delle prime interviste proposte, a inaugurare una tradizione che si è protratta fino a poco tempo fa, in occasione dell’ultimo album Discordia. A far da contorno, la solita ospitalità dei ragazzi del Dong, sempre disponibili ed entusiasti nel dare una casa ad eventi di spicco come questo Rhinoceros, già solo a scorrere la scaletta degli intervenuti un must per chi si nutre di certi suoni. Sarebbe bello continuasse a crescere ogni anno e diventasse un appuntamento fisso in grado di attirare un pubblico sempre maggiore, perché fa davvero piacere poter assistere a simili occasioni anche fuori dalle solite rotte e dalle solite grandi città.
Magari per il prossimo anno date un’occhiata al calendario e fate un pensierino a passarvi un weekend nelle campagne marchigiane, noi ci saremo di sicuro.