RESPECT FOR ZERO, My Sacrifice
Sembra proprio che l’asse Marche/Abruzzo stia tornando a farsi sentire in modo prepotente. Non sono poche le band, le etichette e gli eventi che coinvolgono realtà attive sul confine tra le due regioni ad aver attirato la nostra attenzione o in cui ci siamo imbattuti, tra Frantic, Pescara Hardcore e Castelfidardo Hardcore, Spikerot, Indelirium Records, THC DIY, Scars Of Rage, solo per fare alcuni nomi tra quelli che hanno rivitalizzato la scena locale.
Oggi ci occupiamo di una formazione che ha girato molto per portare dal vivo il suo ultimo lavoro, My Sacrifice, uscito ormai da qualche mese per la Indelirium Records e forte di un hardcore potente e energico in grado di far confluire al suo interno varie influenze e di offrire un giro di giostra a cavallo tra fedeltà al proprio background e ricerca di nuove spezie con cui arricchirne il sapore. Come si suol dire, nulla di nuovo sotto il sole, piuttosto un biglietto da visita sincero e sentito con cui la band non fa mistero del suo background e dei suoi punti di riferimento: i Respect For Zero vanno avanti decisi con riff ricchi di groove e sfuriate improvvise, oltre che rallentamenti e melodie che variano la ricetta, senza infine negarsi breakdown e una strizzata d’occhio (non eccessiva) a contaminazioni più moderne, come l’apertura arpeggiata e dal forte impatto emotivo di “Earthquake”. My Sacrifice è un disco onesto, da cui trasuda tutto l’amore per l’hardcore vissuto come vera e propria molla per sfuggire da una provincia lontana dai soliti giri e bisognosa di una scossa per non affogare nell’indolenza, un fattore che da solo basta a farci simpatizzare con i Respect For Zero e con la loro attitudine vecchia scuola, basata sulla voglia di costruire e agire in prima persona. Bene così.
Tracklist
01. Crippled Fingers
02. O.Z.
03. In My Blood
04. My Turn
05. Earthquake
06. Roots
07. What Are You Waiting For
08. Closer To The End