RICARDO DONOSO, Quintesence

Ricardo Donoso non è “solo” il batterista degli Ehnahre, è anche il 50% dell’etichetta Kathexis e come solista si muove in ambito elettronico/digitale. Denovali gli ha già pubblicato molto materiale, quindi è una coincidenza leggermente sfortunata il fatto che qui si cominci a parlare di lui per un lavoro in cui la musica è solo una parte di un progetto più ampio. “Quintesence”, infatti, è un’esperienza live tridimensionale, sia audio sia video, che qualcuno ha potuto godersi in una struttura pazzesca come quella ospitata dal canadese SAT, in pratica un tipo di teatro o di cinema, simile a un osservatorio astronomico, in cui il pubblico è circondato da immagini e suono. L’intenzione dei due autori (Ricardo e Florence To) è di rappresentare lo sviluppo di un processo psichico, errori e intoppi compresi. Donoso ricorre a tutto il suo arsenale per stare dietro alla complessità del concept, quindi drone e basse frequenze, campionamenti sia di strumentazione classica (in particolare strumenti ad arco, molto solenni), sia di suoni resi irriconoscibili e trasformati in creature digitali, percussioni esplosive, ricerca della profondità e attenzione a darci l’illusione del movimento, sfruttando le potenzialità dell’installazione e del luogo particolare dove prende vita.

Trenta minuti di colonna sonora di fatto cinematografica, come se stesse commentando un film di fantascienza, solo che l’universo questa volta è quello interiore. Se faranno “Quintesence” da qualche part in Europa, sarà il caso di immergersi nella realtà creata da To e Donoso. E chi non conosce questo musicista brasiliano intuirà che ci sa fare e probabilmente comincerà a studiarselo un po’ meglio sentendo i full length.