PSICOPOMPO, Synchronicity (Theory Of Carl Jung)
Bastava anche solo Synchronicity eh. Non c’era bisogno di complicare la vita inserendo come sottotitolo Theory Of Carl Jung (battuta). Credo nel paranormale e nelle casualità, ma di teorie di psicoanalisi non so nulla, e, anche volendo, non le capirei (comunque nel booklet è, a grandi linee, spiegata bene). Magari chi l’ha studiata parte in vantaggio e riuscirà ad apprezzare meglio il disco. Io preferisco di gran lunga scendere in cantina e rileggere i testi di aerotecnica o termodinamica, osservando saldature e tubazioni d’acciaio e ascoltando nel frattempo ogni tipologia di rumore d’impianti industriali. Semplicemente visioni o filosofie diverse, non prendetela male. L’unica maniera che rimane per analizzare il disco è quindi da ricercarsi nell’ottima sincronicità sonora (a questo punto meglio scrivere sincronismo), derivante dall’assemblaggio di approcci, idee, stili ed epoche differenti. Psicopompo è la collaborazione fra il tedesco Hermann Kopp (veterano della NDW coi Keine Ahnung e poi in solitario facendo stridulare le corde del proprio violino) e il piemontese Lorenzo Abattoir, che nel giro del noise italiano che conta conosciamo come Nascitari. Non vi è nulla che rimandi ad officine meccaniche, plastica e cyberpunk, state tranquilli, sarei più matto di quel che sembro se scrivessi qualcosa del genere. Ci sono però avanguardia e meditazione. Essenzialità dell’anima e purezza dei suoni. Ma anche silenzio e annullamento di ogni forma geometrica tridimensionale. È come se le necroromanticherie industrial di Kopp fossero dei multicolori colpi di pennello gettati a random su uno sfondo monocromatico, lisergico e rituale, scaturito dalle menti malate dei Mare Di Dirac (altro progetto del nostro Lorenzo Abattoir, che personalmente adoro). Che vi devo dire, più l’ascolto e più le sensazioni di solitudine e ansia mi avvolgono, un po’ come essere immobilizzato da una camicia di forza e ingabbiato dentro un perverso labirinto senza uscita, ma questo è l’effetto Kopp.
Se esistesse un formula alchemica che permettesse di imprimere/incidere l’audio all’interno di una cornice, Synchronicity sarebbe sicuramente un quadro del pittore russo Malevič, uno di quelli più assurdi e astratti (“Paesaggio con casa gialla”, ad esempio). Candidato a disco dell’anno!
Tracklist
01. Lorenzo Abattoir – Blackfrock
02. Hermann Kopp – Trovatore
03. Hermann Kopp + Lorenzo Abattoir – PP1
04. Hermann Kopp + Lorenzo Abattoir – PP2
05. Hermann Kopp + Lorenzo Abattoir – PP3
06. Hermann Kopp + Lorenzo Abattoir – PP4