PREMARONE, Obscuris Vera Involvens
Cinque tracce dall’incedere ipnotico contraddistinguono questo viaggio firmato Premarone, una cruda fotografia della nostra società celata dietro metafore e richiami alla storia, che a quanto pare ricopre (non solo) in questa sede più il ruolo di Cassandra che di maestra. Così, tra riferimenti a Stalin, agli oracoli delfici e a odierni uomini politici facilmente riconoscibili, Obscuris Vera Involvens conduce l’ascoltatore all’interno di un vortice ipnotico in cui le declamazioni in stile punk/situazionista, al cui riguardo non si possono non scomodare i CCCP, fanno da guida tra pesanti riff doom, dilatazioni lisergiche in pieno mood psichedelico, strizzate d’occhio agli anni Settanta del rock duro – ma anche del prog – e un malcelato retrogusto kraut, il tutto assemblato alla luce di una spiccata personalità e di un modus operandi che rende difficile il chiamare in causa termini di paragone diretti. Eppure, nonostante si possa pensare a un disco retrò, quello composto dai Premarone finisce per suonare come un lavoro quanto mai attuale, uno specchio fedele di una società in pieno declino e ormai prossima al tracollo, in un ciclico reiterarsi di vecchi errori e insegnamenti caduti nel vuoto, suoni familiari e crossover coraggiosi. Punto di forza della scrittura è la ricchezza degli ingredienti che entrano in gioco e la capacità di utilizzarli senza soluzione di continuità, così da creare un flusso denso che avvolge e trascina con sé, un fiume di lava al cui interno si rischiano di perdere i singoli punti di riferimento. L’insieme funziona e non fa rimpiangere per nulla il tempo speso sui singoli dettagli e l’impegno profuso per risolvere le sciarade che la band sembra divertirsi a disseminare lungo le composizioni. Non si può di certo parlare di un album che si conceda facilmente o che non reclami l’attenzione dovuta, eppure basta poco per ripagare l’ascoltatore e giustificarne l’acquisto, fosse anche solo l’attacco de “La Pitonessa”, un vero e proprio frontale tra Blue Öyster Cult e Uriah Heep che fa di questo Obscuris Vera Involvens un piccolo cult per intenditori. A buon intenditor…