PLAKKAGGIO, C.D.G.
L’artwork di Silvia Sicks, con i tre Plakkaggio intenti a esibirsi in un locale diroccato circondati da figure degne dell’Inferno dantesco, descrive nel modo migliore il clima che si respira all’interno del nuovo sette pollici della band, tre brani compresa la cover di “Breaking The Law” dei Judas Priest. All’interno di un disegno che ricorda da vicino le copertine dei classici del primo periodo crossover e della scena thrashcore, spiccano i molti rimandi a band come Iron Maiden, Slayer, Motörhead, Obituary, Suicidal Tendencies, Spazz, a sottolineare il legame profondo che unisce la formazione alla vecchia scuola, per non dire ai linguaggi più diretti e genuini. In fondo, una caratteristica non troppo distante dalla dichiarazione di amore per la provincia che spicca nei testi di “C.G.D”.” e “Toleria”, nome che si riferisce direttamente alle antiche origini di Colleferro: brani in cui a farla da padrone è l’evidente predilezione per una vita distante dai ritmi forsennati e spersonalizzati della grande città. Da un punto di vista musicale, non ci discosta troppo dal suono che ha reso immediatamente riconoscibili gli anthem del trio sin dall’esordio Il Nemico e si è via via consolidato e affinato attraverso i successivi Fronte Del Sacco e Approdo, un frullato di metal e oi! dal taglio personale che di volta in volta flirta con varianti più o meno estreme del genere. Questa volta sembra di intuire una chiara propensione per il ritorno alla N.W.O.B.H.M. e agli Ottanta, col riffing affilato a dettare il ritmo dei brani e la già menzionata cover dei numi tutelari Judas Priest. Nonostante la perdita di HC nel nome, dovuta al cambio di uno dei membri, la band mantiene saldo il proprio piglio e le proprie peculiarità, ormai marchio di garanzia per i molti che da sempre apprezzano la sua attitudine iconoclasta mai però seriosa, rissaiola ma col sorriso. Love it or leave it.
Tracklist
01. C.D.G. (Lato A)
02. Toleria (Lato B)
03. B.T.L (Lato B)