PIPE DREAM, S/t
Un gospel in decollo verso una luna languida e iperreale (“Summer Prayer”): si viaggia verso mondi lontani ma sempre cercando casa (“Looking For Home”) in questo ottimo debutto del quintetto Pipe Dream, quattro tra i migliori musicisti italiani guidati dal carisma delicato di Hank Roberts, violoncello e voce. Dieci tracce a galleggiare in un liquido amniotico accogliente, capaci di dilatarsi senza mai scadere nella didascalia o nella ginnastica. Ombre di America, inseguimenti notturni tra Lounge Lizards e frammenti di Novecento (“They Were Years”, firmata dall’eccellente Pacorig, piano e Fender Rhodes), canzoni sghembe (“Pictures”), l’incedere sornione dietro i tamburi di Zeno De Rossi (“Pipe Dream”) a scandire la pulsazione attraverso i silenzi, perché il groove lo si fa anche tacendo, come insegnano Monk e James Brown. Un mare che ci porta in terre cinematografiche, un oceano vasto solcato grazie al piglio sicuro di Filippo Vignato al trombone e alla maestria di Pasquale Mirra nello scovare col suo vibrafono gli spigoli più rotondi e musicali in ogni frangente, senza mai eccedere nel miele. L’Africa libera e lieve di “Sam”, il requiem astratto di “First”, la baraonda poliritmica di “Fermati”, la frontiera polverosa e sonnolenta evocata da “White Giant”, già nel repertorio del trio di western metafisico Guano Padano, con De Rossi alla batteria. Si chiude il sipario con “Cayuga”, nenia obliqua a sigillare uno scrigno pieno di meraviglie.
Tracklist
01. Summer Prayer
02. Looking For Home…
03. They Were Years
04. Pictures
05. Pipe Dream
06. Sam (For Sam Amidon…)
07. First
08. Fermati
09. White Giant
10. Cayuga