PHURPA + MARE DI DIRAC, Misericordia
Vi abbiamo già presentato questa collaborazione con un’anteprima video. Oggi ne parliamo in maniera più ampia, in occasione dell’uscita del disco che vede i due progetti (Phurpa e Mare Di Dirac) intrecciarsi e sovrapporsi per dare vita a un’unica traccia registrata live, con il solo ausilio di voci, strumenti acustici e ossa.
Misericordia, questo il titolo scelto per l’esperimento, prende nome dal pugnale utilizzato, tra il XII e il XVII secolo in tutta Europa, per uccidere il nemico ferito in duello ed evitargli così inutili sofferenze. Questa immagine, forte e ricca di rimandi, aggiunge spunti interessanti a un lavoro che vede coinvolti due nomi entrati più volte nel nostro raggio d’interesse e che non smettono di cercare nuove traiettorie per manifestare le proprie pulsioni sperimentali.
I quaranta minuti di Misericordia evocano notti passate davanti al fuoco all’interno di una caverna, portano alla mente i colori e gli odori di un ambiente chiuso e denso di fumo. Sembra quasi di assistere alla ricostruzione di una qualche cerimonia sciamanica o di un rituale propiziatorio prima della battaglia.
Ovviamente, qui come in lidi similari, è necessaria la volontà di lasciarsi coinvolgere per seguire i musicisti in questo viaggio, affinché le sensazioni che emergono siano amplificate dall’immaginazione e possano colpire l’ascoltatore.
Non un disco facile, dunque, soprattutto per chi non ha già incontrato i due gruppi in questione, o per chi è a digiuno di certe sonorità, ma il risultato è un lavoro colmo di suggestioni e di spunti su cui interrogarsi. Sempre che non si preferisca abbandonarsi al lato più inconscio e lasciare fluire il suono, senza sovrapporvi la ragione, il che, probabilmente, è il modo migliore per godersi Misericordia in tutto il suo fascino.