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PHURPA, The Magic Rituals Of The Bon Tradition

Phurpa

Che la canadese Cyclic Law fosse la sorella minore della Cold Meat Industry non c’era alcun dubbio, e la presenza di alcuni artisti in entrambi i cataloghi lo sta a testimoniare. Vedere però il nome dei Phurpa nel roster di un’etichetta principalmente orientata su glaciali territori dark-ambient ha suscitato parecchio interesse. Cerchiamo quindi di capire il perché.

Anche se è tutto soggettivo, ho pensato subito al termine ostico, che per definizione significa qualcosa difficile da capire, e il drone-vocal dei russi Phurpa rientra certamente in questa categoria, nel senso di “duro da sopportare”. Così ho fatto la somma: sono 65 minuti e 36 secondi di totale immersione mistico/religiosa, e soliti riferimenti – come sottolinea anche il titolo – ai magici rituali del mantra Bön. Fin qui tutto scontato, però dobbiamo coinvolgere anche quei due o tre spostati mentali che continuano ad ascoltare Enzo Ghinazzi in arte Pupo. Infatti, qualche piccola novità si trova sempre. Per esempio, il timbro della voce in “Long Life”, meno prossima al drone e più marcata e gutturale: mi chiedo come faccia a non frantumarsi la gola di Alexei Tegin (il fondatore) dopo così tanti minuti d’intenso stress vibratorio. Invece, i soundscape nebbiosi da tundra siberiana che rimandano a Heresy di Lustmord, una forte presenza soprannaturale e i tenebrosi cerimoniali funebri (“Mi Dud”) sono probabilmente i fattori che più avvicinano i Phurpa al genere musicale trattato dall’etichetta canadese. Infine, il maggior uso della strumentazione presente in “Lta Zor” sposta la lancetta verso qualcosa di più ritmico, o più rituale del solito. Insomma, i Phurpa ci regalano un altro mantra natalizio in 500 copie, accompagnato da un dvd contenente una loro performance live moscovita.

Fermo restando che il featuring di Alissa Nicolai del disco precedente sia la miglior soluzione per rendere la proposta sonora più accessibile, possiamo nel frattempo allestire il sacro tempio con tanto di altare dove poter meditare. Con l’aiuto di un’atmosfera satura d’incenso e fioche luci provenienti da candele tibetane, diamo il via alla funzione, riflettendo su qualsiasi cosa bella ci passi per la testolina. A qualcuno fregherà zero, ma qui abbiamo immaginato una serata giapponese con quel vellutato fiore di loto di Sachiko. Sognare non costa nulla.

Tracklist

01. Long Life
02. Mi Dud
03. Lta Zor

DVD: Live In Moscow