PERSHER, Sleep Well
Alla star della techno non ortodossa Blawan e a Pariah, che a naso credo sia un po’ meno star di Blawan, piace ascoltare anche punk, hardcore e metal estremo. Per questo hanno formato Persher, un progetto zozzissimo e primitivo che per certi versi è chitarra più batteria più voce scorticata, per altri è “elettronico”, in quanto gli strumenti passano per una varietà in apparenza insolita di effetti, il che rivela come questi due anzitutto siano dei producer e abbiano un suono in mente anziché dei pezzi. Siccome la regola iniziale è “essere punk”, i brani sono concisi e diretti, quindi uno si diverte se sta al gioco (vedere le foto di Blawan e Pariah, ad esempio, non conviene, perché sembrano conciati per uno di quei servizi di Vanity Fair in cui il giornalista fa finta di sorprendersi di quanto sia ribelle l’attore o il cantante miliardario del momento). La chiave di lettura è gentilmente data da Pariah in un’intervista, perché a volte nelle interviste qualcuno dice ancora la verità: bisogna partire da Shit & Shine e si capisce Persher. Di conseguenza noise-rock al grado zero e in qualche modo “sintetico”. In questo caso meno krauto e più punkeggiante, specie la batteria. E questo è davvero tutto, Vostro Onore.