PERE UBU, Lady From Shanghai
Il disco dance dei Pere Ubu! Ok, solo secondo la testona pelata di Thomas, però non è una definizione del tutto fuori dalla realtà. La musica è sempre quella, la solita destrutturazione di ritmi new wave adempiuta con l’ausilio della splendida grammatica musicale del gruppo. Nel mezzo ci sono vari beat e loop con rumorini elettronici a fungere da linea guida. È vero che chi non ama il gruppo di The Modern Dance può anche passare senza rimpiangere molto, ma nulla toglie che si tratta dell’ennesimo buon disco di un gruppo che, zitto zitto, continua a pubblicare senza mai scendere sotto il livello di guardia. Le linee vocali storte e marce, il pulsare di un senso del groove caratteristico (“Mandy”) e il tracimare allarmato delle chitarre rendono Lady From Shanghai qualcosa che merita ascolti, anche solo per scoprirne i particolari sottesi e, magari, innamorarsene come non accade con la “next big thing” di turno. Nel caso interessi, esiste anche Chinese Whispers, il libro del making of di Lady From Shangai. Miliardi di questi dischi.
Tracklist
01. Thanks
02. Free White
03. Feuksley Ma’am, The Hearing
04. Mandy
05. And Then Nothing Happened
06. Musicians Are Scum
07. Another One (Oh Maybellene)
08. Road Trip Of Bipasha Ahmed
09. Lampshade Man
10. 414 Seconds
11. The Carpenter Sun