PERE UBU, By Order of Mayor Pawlicki (Live in Jarocin)
Confesso di non essere un grande amante dei dischi live: credo che raramente riescano a catturare la reale energia sul palco e le sensazioni che si provano nell’essere lì in quel preciso momento. Ci sono poche eccezioni, e questo album è una di quelle.
Dopo 20 Years In A Montana Missile Silo e The Long Goodbye, gli ottimi ultimi due lavori in studio della band di Cleveland, la Cherry Red pubblica in versione doppio vinile e doppio cd questo By Order Of Mayor Pawlicki (Live in Jarocin) che è la testimonianza del travagliato concerto svoltosi nella città polacca di Jarocin il 15 luglio 2017. Durante il soundcheck sorsero alcuni problemi con i fonici e Thomas, non dotato, come ben risaputo, di un carattere facile, non ci pensò su due volte e decise che non avrebbe suonato; solo l’intervento del tour manager riuscì a risolvere la situazione e a far ritornare il vecchio David sui suoi passi. La notizia, si dice, arrivò anche alle orecchie del sindaco della città, che telefonò agli organizzatori per raccomandarsi che tutto andasse per il meglio e che la band fosse tranquilla e soddisfatta. Da qui il titolo del disco: “Per ordine del sindaco Pawlicki”.
Veniamo alla musica. I pezzi in scaletta appartengono al periodo 1975-1982. Sono quindi presenti tutti i classici (mancano all’appello “Non-Alignment Pact” e “30 Seconds Over Tokyo”) ma non vi è alcuna traccia di revival fine a sé stesso: i brani suonano freschi, la band li reinterpreta con grande energia e il lavoro dei musicisti è notevole, in special modo quello di Robert Wheeler (ai synth e al theremin) e di Michele Temple al basso. Su tutti, ovviamente, si staglia David Thomas che, nonostante le precarie condizioni di salute, è sempre capace di interpretazioni coinvolgenti, immancabilmente intervallate da siparietti vari, aneddoti e frecciatine ai fonici e al pubblico.
Difficile segnalare le performance migliori: si parte col botto con una cupa e feroce “Heart Of Darkness”, ci sono le frenesie di “Petrified”, la nevrotica “Navvy”, giusto per citarne qualcuna, ma il livello è sempre molto alto.
Nel disco sono anche contenute due registrazioni da un live set a Marsiglia l’anno prima con Tom Herman (tra i membri fondatori della formazione) alla chitarra: si tratta di due magnifiche versioni di “Codex” e “My Dark Ages”, e la sua presenza si sente. Eccome se si sente. Da segnalare poi che la versione in cd contiene un bonus disc, “We Don’t Do Encores”, con delle versioni di “Kick Out The Jams”, “Sonic Reducer” e “Final Solution”, registrate a Heidelberg in Germania nel 2018, e “Visions Of The Moon”, “Modern Dance Blues” e “Weird Cornfields”, provenienti da un concerto a Zagabria nel 2013.
Tracklist
01. Intro
02. Heart Of Darkness
03. On The Surface
04. Petrified
05. Real World
06. Rhapsody In Pink
07. Modern Dance
08. Navvy
09. Small Was Fast
10. Over My Head
11. Long Walk Home
12. Codex
13. My Dark Ages
14. Rounder
15. Dub Housing
16. Fabulous Sequel
17. Vulgar Boatman Bird
18. Caligari’s Mirror
19. Final Solution