PAUL WELLER, Sonik Kicks
Sonik Kicks potrebbe fare il gioco di chi cerca capolavori inaspettati da artisti di lungo corso o, al contrario, di chi attende “l’ennesimo disco” per sbertuccciare vecchie glorie. Potrebbe. Chiariamolo da subito: questo non è un album da annali, ma non lascia spazio a nessuno sfottò. Sonik Kicks è un ritorno fresco, di una vitalità e di una musicalità inaspettate, ricco di sfumature e di evidente cura per arrangiamenti e costruzione delle architetture sonore. Non è qualcosa di tirato via per raggranellare ancora qualche soldo e giustificare tour “sicuri” in cui suonare le hit di una vita. È un piacere enorme, quindi, ritrovare Weller in forma, luccicante e capace ancora di insegnare molto e fungere da ispirazione per chi si diletta nel compito – arduo davvero – di schiaffare le melodie giuste in pop-song che ti ridestino l’anima anche senza scomodare rivoluzioni o intuizioni epocali. Il cambio di marcia avviene dalla ballata schietta e pimpante quale è “By The Waters”. Sino ad allora, buoni brani dalle derive wave (che poi derivano da lui stesso, in fondo, e “Kling I Klang” è un gran pezzo), sovrastati da un crescendo di artigianato pop, durante il quale divagazioni folk, mistiche (“Drifters”), cameristiche (“Study In Blue”) o profondi slanci drammatici (“Paper Chase”) chiariscono come la classe, a volte, il tempo permette anche di ritrovarla, in barba a tutti i viali del tramonto di questo mondo.
Tracklist
01. Green
02. The Attic
03. Kling I Klang
04. Sleep Of The Serene
05. By The Waters
06. The Dangerous Age
07. Study In Blue
08. Dragonfly
09. When Your Garden’s Overgrown
10. Around The Lake
11. Twilight
12. Drifters
13. Paper Chase
14. Be Happy Children