PARALYSIS, Mob Justice
Mi piace segnalare gruppi sconosciuti, nell’era del diluvio di informazioni per molti è difficile ricevere anche un singolo fotone di luci della ribalta. Scopro che Mob Justice è già il secondo disco per questi giovanotti del New Jersey.
Non saprei se stia partendo un nuovo treno revivalistico, oramai si ripesca di tutto. La nicchia di riferimento è, in questo caso, il crossover thrash/hardcore dei primi anni Novanta. Non si privilegia tanto la velocità quanto il groove e la ritmica martellante.
Vengono in mente i D.R.I. di Definition o i Cro-Mags di Alpha Omega e volendo anche quei dischi un po’ sfigati di Nuclear Assault (Something Wicked) o Violence (Nothing To Gain), anche se lo stile più crossovereggiante a cui i Paralysis si rifanno ha molta più dinamicità. Nello specifico, il gruppo cerca di rivitalizzare il genere rendendo i pezzi piuttosto vari anche grazie a interessanti dissonanze di chitarra infilate di qua e di là.
A ben vedere, e questo è il climax della recensione, non si tratta nemmeno più di una nicchia, visto che i Power Trip, a cui i Paralysis possono essere associati senza esitazione, stanno furoreggiando in lungo e in larghissimo. Nel 1993 credo che Mob Justice mi avrebbe un po’ annoiato, oggi lo apprezzo veramente tanto.