PAOLA TAGLIAFERRO, Fabulae
La cantante folk ligure viene da lontano: i suoi esordi risalgono al 1979, con un 45 giri, “Vendo La Mia Pazzia/Lui”, mentre l’anno dopo è la volta di “Sfumature (Non Ho Più Voglia Di Stare Con Te)”, ma siamo in ambiti classicamente pop, seppur di una certa grazia; per darvi un’idea, fate conto di ascoltare un incrocio tra Alice e Marcella Bella. Nel mentre nascono nuovi impegni, la Tagliaferro ascolta musiche diverse e col passare degli anni affina una vena cantautorale che si fa man mano più folk e filtrata attraverso l’amore per la psichedelia e le suggestioni “orientali”, come dimostrano “Il Tamburo Della Sciamana” o “Algoritmo…”, per non dire delle nuance psych de “La Stanza Di Barbablù”. Fabulae è una sorta di canto intimo e allo stesso tempo universale, che può affascinare come lasciare interdetti per via delle sue peculiarità espositive, non mancano infatti melodie, note dolci e atmosfere sognanti, ad esempio in “To Absent Friends” (con Bernardo Lanzetti) o nella antica “Bianca Dea”. L’insieme è come proveniente da un altro mondo, pensate a un delicato flusso di coscienza, ad esempio quello de “La Pelle Dell’Anima”.
Questo è l’album anacronistico per eccellenza, adatto soprattutto a chi sa giocare con la nostalgia e a chi ha deciso che ogni tanto fa bene guardarsi indietro, e nei casi migliori (questo lo è…) sa che a volte è utile guardarsi con più attenzione anche “dentro”.
Tracklist
01. Il Risveglio Della Lupa
02. La Stanza Di Barbablù
03. Bianca Dea
04. La Fanciulla Alata
05. Un Cigno Non Può Essere Un’Anatra
06. Il Tamburo Della Sciamana
07. La Pelle Dell’Anima
08. Il Giorno Della Luna
09. Algoritmo: Un Ponte Tra I Due Mondi
10. La Signora Yin E Il Signor Yang
11. Gli Alchimisti
12. Moonchild
13. To Absent Friend