OUTLAW COMPOUND, New Primitive
ZamZam Records è l’etichetta fondata a Bristol nel 2011 da Olmo ed Heloise, lui italiano, lei francese. Dal 2016 hanno però spostato le attività di ZamZam vicino Tours in Francia, dove, oltre che alla pubblicazione di musica per lo più in formato cassetta, si dedicano all’organizzazione di eventi, atelier creativi e gestiscono una webradio. Le uscite, tutte con veste grafica molto curata e in edizioni molto limitate, comprendono nomi piuttosto noti come Bear Bones, Lay Low, Anthroprophh e Gnod accanto ad altri meno celebri finiti negli anni sotto il radar di Olmo ed Heloise, loro stessi musicisti dietro gli pseudonimi di Uiutna e H.
L’ultimo arrivo in casa ZamZam è un progetto a firma Yannick Franck, conosciuto anche come Raum e parte di Orphan Swords: musicista di base a Bruxelles, è anche titolare dell’etichetta Idiosyncratics. New Primitive è ispirato alla spedizione Kon-Tiki intrapresa negli anni Quaranta da Thor Heyerdahl. L’esploratore norvegese salpò dalle coste peruviane su quella che era poco più che una zattera di balsa e, dopo 101 giorni di viaggio, approdò sull’atollo di Raroia nella Polinesia Francese: l’intento dell’iniziativa era quello di dimostrare l’origine americana delle popolazioni polinesiane traversando l’Oceano Pacifico su un’imbarcazione rudimentale. Dalle riprese di pessima qualità della spedizione venne ricavato, qualche anno più tardi, un documentario che ebbe un inaspettato successo (venne premiato addirittura con un Oscar) e che pare causi il mal di mare tanto è realistico.
Franck, che qui utilizza il nom de guerre di Outlaw Compound, tiene fede a quel realismo che trasuda dalle immagini d’epoca e narra attraverso un drone-noise mai aggressivo, mai sopra le righe, la vicenda esotica di Heyerdahl, in maniera puntuale ma non didascalica, privilegiando il campo lungo più che il dettaglio. Il nastro inizia come un mantra propiziatorio, quindi è un lento alternarsi di immagini fuori fuoco mentre il drone beccheggia imperterrito sull’oceano, il quale fa sentire di tanto in tanto i muscoli con boati di basse frequenze. Nella lunga “Happenstance” fa capolino la ritmica, uno sferragliare stanco che si riversa in un dub in fase embrionale: fa da sfondo al tutto un esotismo mai di maniera, misterioso, magico ed enigmatico. Il lato b si apre con le rasoiate di chitarra di “Raroia”, e in un rimescolio continuo emergono frammenti sonori di culture diverse e voci lontane; lungo tutta la rotta si percepisce il timore dell’ignoto, ma anche la sua oscura fascinazione.
New Primitive è disponibile su cassetta limitata a 44 esemplari da oggi: la deriva escapista di Yannick Franck convince, per quanto io soffra terribilmente il mal di mare.