Ottobre 2019 al Klang (Roma) con Antwood, Saffronkeira e molti altri
Riceviamo dal locale romano e pubblichiamo.
Mercoledì 2 ottobre
Antwood
(elettronica/hi-tech)
Giovanissimo produttore Canadese, Tristan Douglas (in arte Margaret Antwood) opera nel solco della nuovissima elettronica cosiddetta “Hi-Tech”, mescolando astrattismo digitale con strutture massimaliste da clubmusic ad altissima definizione. Delphi è il suo terzo lavoro per la Planet Mu, etichetta sempre attenta alle nuove sonorità, e dopo il primo album Virtuous.scr, che già parlava di un’intelligenza AI che “nasceva”, abbiamo qui un nuovo concept dedicato all’amore e alle relazioni nell’epoca dei social.
Giovedì 3 ottobre
dTHEd
dTHEd sono Fabio Ricci (vonneumann, routine), Simone Lanari (Ask The White, Ant Lion, Walden Waltz, Sycamore Age) e Isobel Blank (Ask The White, Ant Lion, Isobi, Vestfalia), coadiuvati da alcune AI. L’impianto teorico di dTHEd prende forma dai concetti espressi da Timothy Morton nel suo libro “Iperoggetti”, dalla neurodiversità e dalle eleborazioni sensoriali alternative. È una ricerca sulle possibilità offerte dai moderni strumenti elettronici con metriche variabili. dTHEd utilizza un ampio spettro di tecniche sonore offerte dagli strumenti elettronici, dal sampling agli algoritmi (imperfetti) delle AI per creare una hyper-musica che abbia un senso post-umano.
Sabato 5 ottobre
Jørgen Thorvald
(techno/EBM)
Progetto fondato da Gionata Bettini in collaborazione con NoiseCube Production, la cui musica oscilla tra techno, old school ed EBM. Gionata è attivo nel campo musicale da circa 20 anni, impegnato in numerose avventure. Le performance sono ibride escursioni sia analogiche che digitali, coadiuvate da visuals grafici. Il suo secondo album “2K” è uscito nell’aprile 2019 per l’etichetta Family Grooves. Il nuovo ep “Flowers from space” contiene remixes di Adriano Canzian, Romance Disaster e Federico Leocata, uscito a settembre per IconseriesRecords.
Domenica 6 ottobre
Sara Renar
(pop elettronico)
Sara Renar è la nuova stella croata, capace di mescolare l’ambiente mediterraneo con uno stile perfetto e una grande passione per le arti contemporanee. È stata nominata al Grammy croato tre volte (una per ciascun album): scrive tutta la sua musica e i suoi testi, che ama distribuire al pubblico a inizio concerto. Una miscela di pop delicato ed elettronica sottile, con elementi teatrali e sperimentali, fra trip-hop, jazz, blues e rock, con acclamazioni unanimi sia sui palchi intimi sia su quelli dei grandi festival.
Mercoledì 9 ottobre
Bad Breeding
(UK hardcore)
Giovedì 10 ottobre
ALL AGAINST ALL
(math-core/noise)
Gli All Against All sono un duo strumentale che ha preso il via a fine 2017, formato da Marco Scisciò, già al basso negli Shokogaz, e Max Bergo, batterista storico dei Senzabenza e di molte altre formazioni gravitanti nei circuito underground laziale, quali Misantropus ed Elephante. Sghembi e distorti, si dilettano a rivisitare in maniera personalissima stili e attitudini trasversali: dall’hardcore al jazz, dal post-punk al noise allo stoner. L’Ep “Seven Days a Week” rappresenta il loro esordio assoluto, registrato e missato dallo stesso Bergo e masterizzato da Diego Pettinelli presso gli studi ZdB. Per via del set up è inevitabile la prossimità sonora con il materiale degli Zeus!, fra strutture math che filano via come treni e intransigenza sonica. Ma fra le pieghe del disco non di rado si scorgono nitidi substrati melodici, come accade in “Thursday”, nella quale mulinelli molto Sonic Youth si alternano a frangenti più rarefatti.
Venerdì 11 ottobre
RADICAL GLITCH
(Klang Fest)
Radical Glitch si presenta come un mini festival condito da tre live performance e un dj set finale per festeggiare insieme.
Lineup:
Pulse (Plaster + Vjit3) Live A/V
Aleph Live
Grischa Lichtenberger Live A/V
Ubik Dj Set
Sabato 12 ottobre
Yuko Araki
(experimental/noise)
Strumentista e compositrice che vive a Tokyo. Cantante nel duo Acid-House YobKiss, batterista nei Kuunatic e una delle fondatrici del duo Neoclassical Noise Concierto de la Familia, il suo solo è un denso viaggio tra harsh noise, drone prodotti con sintetizzatori analogici e campioni presi da strumenti tradizionali giapponesi che insieme creano ritmi astratti e armonie dissonanti che “suonano” come un orchestra in salsa noise.
Sabato 13 ottobre
MU
(contemporary/impro)
MU è nato nel 2015 all’insegna dell’interazione giocosa e sincera di chitarra e violoncello nella loro dimensione più acustica e nuda, nel respiro stesso delle corde e del legno. Un uso accorto dell’elettronica è diventato parte del gioco più tardi, “lungo la strada”. MU è l’immaginario continente sommerso che secondo la leggenda dominava l’Oceano Pacifico in tempi antichissimi, MU è la parola che i monaci zen usano per esprimere il concetto di vuoto.
Adriano Lanzi (El Topo, K-Mundi, Geoff Leigh, Le Borg, Stefano Giaccone…) e Federica Vecchio (Orchestra Italiana del Cinema, Musicomici, ET//AL., Quartetto Sharareh…) integrano i loro diversi linguaggi e background (classica, contemporanea, folk, psichedelia) in una musica che è largamente improvvisata ma mai dimentica della melodia, oppure basata su composizione aperta e notazione alternativa (grafica, istruzioni verbali) e sul profondo ascolto reciproco. Si esibiscono dal vivo in concerti “puri”, oppure accompagnando, con una loro nuova colonna sonora, la proiezione del classico del cinema silenzioso Der Golem.
Giovedì 17 ottobre
Stirling Bridge Project
(electronica)
Stirling Bridge Project è un progetto di AV performance di abstract music, nato alcuni anni fa con il fine di sonorizzare installazioni e lavori di videoarte in occasioni di mostre di arte contemporanea. Si è ultimamente evoluto in una struttura più definita, contaminando la propria attitudine estetica con ambient, elettroacustica e psichedelia nella definizione di nuovi paesaggi sonori. “Oh” (2018), ultimo lavoro a nome Stirling Bridge Project è sviluppato come un’indagine sperimentale sulla fenomenologia del suono.
Dalle note di copertina : “Oh_ is an osmotic path in the empty interstices between the sounds, the evolutionary progression from the liquid impulses to the voice towards the bugs of Intraspecific social interactions”.
Venerdì 18 Ottobre
Tomydeepstego + Malclango
(post-hc/mathcore)
tomydeepestego
I Tomydeepestego (da leggere to-my-deepest-ego) sono una band post-hardcore strumentale di Roma dalle influenze metal e psichedeliche.
MALCLANGO
Si crede che dietro le maschere da scimmioni dei MalClango si celino membri di Juggernaut, Inferno, Donkey Breeder. E già questo la dice lunga sul dna di una formazione che si getta a capofitto in un brodo sonoro primordiale e che fa della pulsione ritmica la propria ragion d’essere. Su di essa si innestano linee sghembe eppure ricche di melodia, stacchi math, accelerazioni improvvise, vuoti e pieni che si rincorrono per dare vita a un’ossatura che pare sempre sul punto di crollare, ma che invece regge fino in fondo. (The New Noise)
Sabato 19 Ottobre
BIKINI DEATH RACE
(electroclash / synth-pop / post-punk)
Mercoledì 23 ottobre
BUCK CURRAN
(psych-folk/USA)
Sabato 20 ottobre
Saffronkeira
(Denovali)
SaffronKeira è il progetto in solo del musicista e producer elettronico sardo Eugenio Caria, tra textures elettroniche e ricerca sonora.
Giovedì 24 ottobre
Collettivo Sonico
(impro/ambient)
Il Collettivo sonico nasce all’interno del Laboratorio Cosmico come gruppo di improvvisazione di musica elettronica. Un lungo viaggio che spazia tra sonorità eteree, field recording, drone, feedback, fino a timbriche di pura sintesi lasciando aperte tutte le possibilità di deriva sonora.
Domenica 27 ottobre
The Star Searchers
(Spencer Clark degli Skaters)
Venerdì 25 ottobre
H501L
(Musica Machina)
H501L è dj, producer, compositore e musicista elettronico, autore di format radiofonici e radio show quali “La Danza della Mente” e “Musica Machina”, nonché creatore di vignette e clip in animazione 3D.
Sabato 26 ottobre
go-Dratta
(electronica)
Parlare di go-Dratta come producer di musica elettronica può essere riduttivo. Dopo aver studiato pianoforte al conservatorio, esplora il mondo del jazz e da queste due realtà apprende l’importanza della composizione e dell’improvvisazione. Nel 2012 inizia il suo percorso nel mondo della musica elettronica, e lo fa portando il bagaglio delle sue esperienze passate. Questo fa sì che la musica di go-Dratta abbia un approccio all’elettronica nuovo, personale e capace di mischiare mondi diversi e paesaggi sonori che catturano l’attenzione anche degli ascoltatori più esigenti.
go-Dratta cita tra le sue influenze maggiori artisti come Bonobo, Clark, french-touch e afro- futurismo, usando nei suoi brani non solo l’elettronica, ma anche strumenti organici come pianoforte, sax, percussioni e campionamenti della sua voce.
31 ottobre
Bez Yorke (live) + Tony De Lestat
(selezioni Witch-House)