OMZA: il video di “Freaks”
Da un lato, su questo sito ogni giorno disseppelliamo library music italiana, psichedelia occulta, doom jazz, regressive metal, dall’altro, se arriva un gruppo con le canzoni, non facciamo fatica a volergli bene, basta che se lo meriti almeno un po’. Guarda caso, gli OMZA da Trieste hanno le canzoni e non si fa fatica a voler loro bene. Lo scrivo perché ho sentito la pre-produzione del disco che vogliono prima o poi pubblicare, in seguito anche un paio di live: tutte le volte mi sono chiesto che cosa aspettino due o tre etichette che ho in mente a usare per gli OMZA i pochi soldi rimasti in banca, dato che sono a loro modo classici senza sembrare dei vecchi scorreggioni. Come lasciavo intendere prima, anzitutto sanno scrivere i pezzi, roba positiva (senza siero davanti) che entra subito in testa senza fatica, che mandi a memoria e ripeti già il giorno dopo senz’accorgertene, eppure non è semplicissimo definirli, perché a seconda del punto da cui li osservi (il tuo punto di osservazione dipende dall’età e dagli ascolti) vedi l’hard rock, il power pop, gli anni Novanta “alternative”, le melodie, a volte persino qualcosa di beatlesiano e – sapendo la loro storia – persino lo spettro di Ozzy nella voce, di sicuro uno dei punti di forza dell’insieme.
Questo qua sopra è il video di “Freaks”, altrettanto classicamente incentrato sulla performance della band, che dal vivo, grazie all’esperienza, tiene molto bene il palco. Facile indovinare di cosa parla la canzone.
Record labels, please get in touch.