OISEAUX-TEMPÊTE, Unworks & Rarities (2012-2015)

OISEAUX-TEMPÊTE, Unworks & Rarities (2012-2015)

Strano vedere un album di inediti e rarità di una band in piena attività, che ha pubblicato solo due dischi (l’esordio omonimo e ÜTOPIYA? dello scorso anno). Questo Unworks & Rarities (2012-2015) ha tutta l’aria, come sembra rimarcare l’intervallo temporale inserito nel titolo, di voler essere una sorta di spartiacque, una cesura tra quello che è stato e quello che sarà nella storia (e nella musica) dell’ensemble francese. In effetti tutti gli indizi sembrano condurre in questa direzione, a partire dal recente tour in Libano che ha visto anche session di registrazione con musicisti locali (che speriamo vengano presto pubblicate). Comunque la qualità media delle tracce incluse in questa uscita, come al solito a cura dell’etichetta belga Sub Rosa, le danno dignità ben maggiore di quella di una “raccolta di scarti”, tanto che essa può tranquillamente rivendicare il proprio posto al fianco dei primi due album ufficiali, anzi funge quasi da perfetto “catalogo” di quello che sono, o sono stati finora, gli “uccelli tempesta”.

Nel corso di questi 40 minuti si respirano tutti gli umori e le suggestioni che hanno contribuito a plasmare quel peculiare coacervo di post-rock, kraut jazzato, noise e ambient che ha reso il gruppo transalpino una delle realtà europee piú interessanti degli ultimi anni. Un viaggio poetico che Frédéric D. Oberland e Stéphane Pigneul, duo attorno a cui si avvicendano vari musicisti, hanno disseminato di gemme troppo preziose per poterle semplicemente lasciare indietro sul proprio cammino.

Dalle brume ambientali di “Eclipse & Sirocco”, alle improvvisazioni noise di “No Go(l)d No Master”, passando per le lente costruzioni “post” delle chitarristiche “Quai De l’Exil” e “Black As Midnight On A Moonless Night”, col suo crescendo sconvolto da improvvise rasoiate noise, gli Oiseaux-Tempête disegnano chiaroscuri emozionanti come paesaggi in movimento. Il percorso prosegue poi con “The Strangest Creature On Earth”, scossa dal drammatico recitato di G.W. Sok, per 30 anni voce storica voce degli Ex, mentre il clarino di Gareth Davis colora il tutto del rosso dei tramonti sul Bosforo, fino al tentativo di catarsi della conclusiva “Nec Mergitur”, bruscamente interrotta sul piú bello, quasi a voler rimandare l’appuntamento a un futuro prossimo e sicuramente molto luminoso.

Tracklist

01. Eclipse & Sirocco
02. Quai de l’Exil
03. No Go(l)d No Master
04. Black As Midnight On A Moonless Night
05. The Strangest Creature On Earth
06. Nec Mergitur