NOISE DEMON, Ten Cuts
I Noise Demon sono un trio palermitano formato dai fratelli Giorgio e Carlo Trombino, rispettivamente sax contralto e basso, e da Giulio Scavuzzo (Elevators To The Grateful Sky, Palmanana, Furious Georgie…) alla batteria.
I Noise Demon operano da molti anni all’interno della scena indipendente palermitana e italiana con progetti come Haemophagus, Morbo, Undead Creep (death metal), The Smuggler Brothers (funk-jazz), Sergeant Hamster, Bigg Men (stoner/sludge/doom), Mezz Gacano (rock sperimentale). Il gruppo, di fatto, si è formato in studio, il giorno in cui ha registrato questo primo album, Ten Cuts. Il titolo è ispirato dai dieci “haiku compositivi” – sotto forma di frammenti verbali o semplici temi su pentagramma – utilizzati dal gruppo come canovacci improvvisativi. Il disco, registrato in presa diretta e senza tagli in un’unica sessione di quattro ore presso gli studi Zeit di Palermo, testimonia l’incontro dei tre musicisti su territori di stampo per lo più jazzcore, sulla scia di quanto mostrato in precedenza da maestri come gli Zu, i Naked City di John Zorn o il Mats Gustafsson dei suoi progetti piú “pesanti”. Ecco quindi che assalti quasi grind (“Tongue Cutters!”, “Feces Grenade”) si alternano a rarefazioni rumoriste improvvisate, sulle quali il sax di Giorgio Trombino funge sempre da guida e raccordo, impedendo alla musica di sfilacciarsi in mille rivoli. I momenti che colpiscono maggiormente sono quelli in cui i tre provano a discostarsi dai modelli e sporcano la loro musica di profumi mediterranei (“Maccalube”, “The One Who Pays”) o mediorientali (“Tah-üfut al Tah-üfut”), oppure quando, nella conclusiva “Astaroth Boogie”, riescono a far convivere i contrasti tra una sezione ritmica marziale e compatta e il sax nervoso e difficilmente imbrigliabile.
Ascolto interessante per chi è avvezzo a queste sonorità.