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NIŌ, Niō

NIŌ, Niō

Il nome Niō identifica il nuovo duo composto da Davide Tiso (Ephel Duath, Gospel Of The Witches, chitarra) e Jef Pauly (New Diplomat, Vela Eyes, batteria), una creatura ibrida a cavallo tra post-metal e post-rock con cui i musicisti coinvolti danno vita a paesaggi sonori evocativi e con un taglio maestoso, quasi epico nel suo impatto sull’ascoltatore. L’aspetto particolare dei Niō è infatti l’approccio mai dimesso o sottotono, ma puntellato da robusti crescendo, pur senza sfociare mai nella pomposità o nella tracotanza fine a se stessa. Piuttosto si ha a che fare con una scrittura in grado di colpire e scuotere con un riffing deciso e incisivo, adagiato su parti di batteria allo stesso tempo dinamiche e potenti, tanto che l’impressione è quella di trovarsi distanti dalle traiettorie soffuse che solitamente lambiscono dischi simili. Se proprio dovessimo richiamare qualche nome, si potrebbe tracciare un parallelismo con l’effetto provocato dalla musica degli ormai sciolti Omega Massif per l’energia che simili composizioni riescono a trasmettere e per la cura con cui riescono a evocare panorami maestosi e ricchi di sfumature. Tiso porta con sé il suo personalissimo stile, per cui riesce difficile individuare un termine che non sia “avantgarde”, nell’accezione di metal avulso da ogni dogmatismo e sempre pronto a immergersi in altri linguaggi. In particolare, il riverberarsi delle note crea un effetto straniante e dona ampiezza e profondità all’album. C’è un che di malinconico e disperato nascosto sotto la superficie di quest’oceano scuro, soprattutto quando il vento si calma e si scorge un raggio di sole filtrare tra le nubi, a completare il quadro di un disco che in soli cinque brani dimostra ancora una volta – casomai ce ne fosse bisogno – il valore dei due musicisti coinvolti e ribadisce come un modo di porsi libero da vincoli di genere e veramente aperto alla contaminazione possa offrire la classica marcia in più. Da notare come, pur trattandosi di un lavoro strumentale, l’effetto finale sia quello di composizioni con una struttura ben definita, così da rendere l’ascolto scorrevole e per nulla faticoso.