NIMH, Beyond The Crying Era
Beyond The Crying Era è una raccolta di tracce di Nimh apparse altrove (compilation e non solo) in un periodo che va dal 2001 al 2012. Esisteva un vecchio vinile stampato in cento copie (This Crying Era), che era una versione ridotta di questo cd realizzato ora da un’etichetta olandese, Winter Light (Rapoon è un nome ricorrente del suo catalogo, tanto per darvi un’idea di che cosa fa). Tutto ciò accade nel contesto di un underground molto precario, il che significa perdita immediata di reperibilità (vedi appunto alla voce “edizioni limitate”), etichette che vivono meno di una farfalla, sfortune assortite, magari anche scelte sbagliate. Alla lunga, è davvero sfinente stare dietro a certe cose, ma a Verticchio bisogna sempre dare un ascolto.
Sentendo i pezzi, vien da scrivere che questa è una raccolta di materiale ambient di Nimh in cui la componente “etnica” è molto attenuata, se non addirittura assente: si tratta di episodi virati al nero (l’artwork non fa nulla per non dircelo), caratterizzati da drone tesissimi, loop scabri, sample inquietanti e – quando serve – rumore. “Beyond The Gates” e “Dark Earth”, che risalgono entrambe al 2005, in questo senso sono perfette: non che nel 2005 non esistesse nulla che suonasse così, perché era già tutto sistematizzato, solo che qui – forse complice anche il remastering – ci convinciamo subito di essere di fronte a un esponente di spicco del genere. “A Liquid Nightmare”, molto più invasiva, in alcuni brevi momenti forse fa ancora meglio dei due brani che ho usato come esempio.
Per chiudere il cerchio aperto poche righe fa, in Beyond The Crying Era c’è musica che consiglio a tutti quelli che ancora ascoltano ambient, dark ambient e generi collegati.