NIECY BLUES, Exit Simulation
Nei giri giusti si parla tantissimo di Niecy Blues da Charleston, South Carolina. In molti vanno a cercare legami col trip hop, altri persino con la trap. Ha tutto fondamento, per via del passo narcolettico dei pezzi. Devo dire anche fighissimo e tutto da esplorare l’accostamento fatto da qualcuno tra Exit Simulation e trip9love…??? di Tirzah (entrambi del 2023) proprio sulla base di una lontana influenza trip hop, ma anche per l’essenzialità e la poca levigatezza di entrambi gli album. Comunque siamo su Kranky, ragazz*: Niecy Blues potrebbe essere Grouper con una matrice black music, “kranky R&B”. Il disco regge bene più o meno dall’inizio alla fine, ogni pezzo ha un suono o un’idea validi dietro, che si tratti dei synth di “1111”, dell’impostazione riverberata e distante di “The Nite 84” (anche qui bello il loop di synth a un certo punto) e della title-track (qui c’è qualcosa di Grouper), del beat tricky-ano di “U Care”, di quello mezzaniniano di “Violently Rooted” e così via, fino alla quasi canzone quasi pop “Analysis Paralysis” e alla finale “Cascade”, rubata agli Sneaker Pimps e opportunamente rallentata e sfocata. Hanno tutti ragione, stavolta.