NEKROFILTH, Filling My Blood With Poison

Nekrofilth

Evidentemente i Nekrofilth stanno ottenendo degli ottimi riscontri, poco dopo il disco a piena durata, Devil’s Breath, la Hells Headbangers pubblica anche questo Filling My Blood With Poison che, in realtà, è un demo del 2009 uscito su cassetta in sole 40 copie. La formazione all’epoca comprendeva un bassista e un batterista diversi, presenza costante invece quella di Zack Rose, chitarra (e nei Nekrofilth anche voce), pure nei Nunslaughter da un po’ di anni a questa parte. Questo disco, come si potrà immaginare, risente di una produzione che fondamentalmente non è tale: i Nekrofilth sono grezzi a cose normali, qua si va ancora oltre. Eppure non è un difetto, perché i pezzi sono talmente sgraziati e perversi che un suono primitivo riesce ad esaltarli. Il paragone più immediato è quello con gli Slaughter canadesi, quindi riff minimali che richiamano l’atonalità degli Hellhammer in combutta con un approccio hardcore/punk che gli Slaughter stessi non hanno mai negato e che i Nekrofilth enfatizzano ancora di più, si veda anche la cover dei GBH presente sul disco. Zack aggiunge una grande padronanza dello strumento e un controllo del suono che ho potuto verificare anche in sede di concerto. In fase solista a volte viene in mente anche il Greg Ginn più dissonante. Su un tessuto musicalmente così poco armonico si aggiungono dei testi a base di violenza, droghe e perversioni sessuali (I am a degenerate, canta Zack nell’omonimo pezzo in Devil’s Breath) che rendono il disco un unicum malsano ma assolutamente coinvolgente e pure orecchiabile alla sua maniera. Voto: non per tutti, ma una rilettura di questo tipo degli Slaughter per me è fantastica, anche se forse, Devil’s Breath è più consigliabile per cominciare ad apprezzare i Nekrofilth.