NEGURĂ BUNGET, TĂU
I Negură Bunget non hanno mai fatto mistero del forte legame che hanno con la loro terra: la natura della Transilvania e l’aura oscura che da sempre la caratterizza hanno finito per rappresentare il tratto dominante e l’ingrediente personale della loro proposta. Ciò che da sempre interessa la formazione non è però tanto l’agiografia romanzata dei luoghi in cui dimora(va) il vampiro per eccellenza, quanto le tradizioni e la spiritualità che si legano ai boschi e alle montagne della regione, con il portato di misticismo e di magia che a esse si collegano. In particolare, i Negură Bunget hanno sempre sottolineato questo vincolo con immagini e materiali utilizzati per artwork e packaging delle proprie uscite, sia con il ricorrere a foto dei luoghi sia con l’utilizzo di legni, terra e foglie per le edizioni limitate di alcuni album (in particolare ‘N Crugu Bradului e Vîrstele Pămîntului). Oggi, forti di una ritrovata coesione interna, dovuta a una line-up stabile e alle molte date live effettuate negli ultimi anni, hanno deciso di portare il tutto a un livello superiore, con una trilogia che proprio dalla Transilvania prende le mosse e ne va a ripercorrere in note luoghi, persone e tradizioni. TĂU rappresenta il primo capitolo del viaggio e si concentra sui paesaggi e su alcune località dotate di particolare fascino, le stesse ritratte nell’artbook di ben settantadue pagine accluso all’edizione speciale dell’album e voluto dalla band come completamento dell’opera. Da un punto di vista strettamente musicale, i Negură Bunget riescono nel non semplice compito di continuare il proprio percorso evolutivo, che ha permesso a ogni album di essere diverso dal suo predecessore eppure immediatamente riconoscibile come frutto della band e, in particolare, della visione del fondatore Gabriel Mafa, da sempre ideologo e principale artefice del progetto. Oltre a una scrittura particolarmente ispirata e legata all’umore del concept, TĂU si avvale dell’apporto di strumenti mai usati prima e legati alla musica popolare transilvana, così da aumentare quel piglio tradizionale (oggi addirittura folk) della scrittura che ha via via preso sempre più peso nell’economia del linguaggio utilizzato. Non si parla qui, si badi bene, di un disco folk-metal come di solito inteso, ma di un lavoro in cui la storia e la cultura di un popolo si innestano e vanno a interagire all’interno di un blend che vede il metal estremo fungere da cardine e base di partenza, ma senza comportarsi da unico padrone della scena. A rendere ancora più piena e riuscita la coesistenza di pulsioni eterogenee interviene la presenza di ospiti provenienti da mondi differenti, come Rune (Mayhem/Aura Noir) e Sakis (Rotting Christ), a rappresentare l’anima metal, ma anche i rumeni Alexandrina, Gabriel Almasi e Bean MC, a donare il loro apporto e offrire la propria visione dei luoghi toccati da questo vero e proprio viaggio in note. Sembra insomma davvero difficile continuare oggi a definire in maniera semplicistica il suono dei Negură Bunget come black metal, eppure, quando questa componente del loro sound prende il sopravvento, riesce ancora a colpire con ferocia e a ricordare le origini, anche se il tutto si è fatto più complesso e completo, come all’interno di “Împodobeala Timpului”, un brano che ben potrebbe rappresentare la summa del nuovo corso, tra folklore, afflato epico ed estremismo di marca black. Ancora una volta, il gruppo ha dimostrato la propria voglia di mettersi alla prova e forzare i propri stessi limiti, il consiglio è di lasciare pregiudizi e pigrizie di sorta per immergersi nei paesaggi transilvani di TĂU, le sorprese non mancheranno di sicuro.
Tracklist
01. Nămetenie
02. Nzbucul Galbenei
03. La Hotaru Cu Cinci Culmi
04. Curgerea Muntelui
05. Tărîm Vîlhovnicesc
06. Împodobeala Timpului
07. Picur Viu Foc
08. Schimnicește