NECROPHILE, Awakening Those Oppressed
I giapponesi Necrophile sono stati il primo act giapponese a calcare i palchi statunitensi agli albori dei Nineties, forti di una sequenza impressionante di demo e split. Oggi, Anno Domini 2017, finalmente giungono al tanto sospirato full length d’esordio (il primo demo è del 1988), dopo essersi sciolti ed essersi sparpagliati in altre band.
Un sentore di marcio e di profondo disgusto è ciò che troverete in questi dieci pezzi. Death metal primitivo, con riff accattivanti e una voce brutale e sanguigna. I Necrophile suonano in maniera compatta e ineccepibile, con quel retrogusto death di inizio anni Novanta, quando questo genere metteva sul serio paura. Il tutto è stato confezionato ad arte per incutere terrore e dare quel senso di morte che aleggia dalla prima all’ultima nota. Gli stacchi, le ripartenze brucianti, i blast beat, l’incedere marziale e cattivo dei Necrophile faranno la gioia di chi cerca sporcizia, terrore e della sana violenza. La registrazione rende pienamente giustizia al sound, soprattutto nelle parti dedicate agli assoli, che risultano lancinanti. Ci sono voluti parecchi anni per farli arrivare fino a qui, ma l’attesa è stata ampiamente ripagata.