NÀRESH RAN, Re Dei Re Minore
Come scriverebbe lui, forse non tutti sunn o))) che Nàresh Ran è l’uomo che manda avanti l’etichetta Dio Drone, per la quale passa solo underground italiano (OvO, Nudist, Wows, Carnero, Lorø, Uochi Toki…). È chitarrista/voce degli Hate & Merda, stava nei Qube. Pubblica anche dischi solisti, perché probabilmente è una di quelle persone che deve in qualche modo fare musica, ne ha necessità: da solo, con altri, per altri, aiutando altri.
Re Dei Re Minore è costruito su campionamenti e field recordings spesso significativamente manipolati, anzitutto. A seconda della traccia, riconosceremo aggiunte di piano e violoncello. Pare che il materiale sonoro di partenza sia stato raccolto e trattato con strumentazione portatile durante i viaggi di Nàresh e magari è questo il motivo per cui i quattro episodi dell’album sono diversi tra loro, ciascuno con una sua personalità: “kutna_hora” potrebbe essere un apocrifo di Raison D’Être, al contrario “Veglia” e “a_r”, notturne e crepitanti, sono lontanissime da qualunque progetto Cold Meat Industry e assomigliano di più a qualcosa che potrebbe stare su Kranky, infine “Re Minore” è a sua volta caratterizzata da accenni di melodia al piano e dallo spoken word di Nàresh, poggiati sopra una distesa di rumore che sembra sia lì e lì per fagocitarli, finché, come negli incubi, ciò non accade davvero.
Io penso che si tratti di un disco valido. Spero in ogni caso che tutte le idee e tutte le esperienze di questa persona un giorno possano essere sintetizzate in un disco ancora migliore.