NADJA / UOCHI TOKI, Cystema Solari
Il suono dei Nadja è un’argilla. Aidan Baker ha trovato un colore così identificabile che può anche rinunciare all’impostazione “doom” delle origini e trasfigurare completamente il progetto che condivide assieme a Leah Buckareff. Negli ultimi tempi, per capirci, ci sono stati i Nadja anni Novanta di Dagdrøm o il “grindgaze” di Tangled. La collaborazione con gli Uochi Toki, poi, fa pensare a Magma To Ice, lo split con Netherworld, e più in generale alla capacità del chitarrista di creare paesaggi sonori (non riff). Provando ad assumere questo punto di vista, Cystema Solari diventa meno spiazzante, ma l’intuizione alla base è talmente buona che dal punto di vista musicale sembra quasi che sia stato tutto molto semplice e ovvio. Sul piatto del giradischi si appoggia anche un racconto di fantascienza: un “robot” viaggia assieme a un “cartografo” da Plutone al Sole, abbandona il suo compagno su Mercurio ed entra dentro la stella, che ha il suono fragoroso di Baker (Radiance Of Shadows, no?), il tutto senza nessuna paura, del resto già Plotino diceva che la materia deve tornare all’Uno (anche il Danny Boyle di “Sunshine” era d’accordo). Dato che si parla di intelligenza artificiale, i battiti non possono che essere autechriani, anche se, quando Icaro comincia ad avvicinarsi troppo, si torna a qualcosa di più simile alla drum machine dei Nadja.
Nell’astronave degli Uochi Toki, infine, si parla un’ipotetica lingua del futuro, che sembra dover molto all’italiano e al latino, il che – visto che chi comanda di solito impone le proprie sovrastrutture – ci lascia immaginare uno scenario davvero fantascientifico, nel quale l’Italia domina l’universo, ha assorbito qualcosa del mondo anglosassone e ha annientato quello asiatico (un secondo split Uochi Toki / Corrupted / Tomorrow, in giappo-spagnolo e giappo-italiano, chiarirà tutto). Questa, alla fin fine, è la parte più ambiziosa di Cystema Solari, che all’estero non verrà comunque decifrata, sulla quale forse è il caso di non farsi troppe seghe mentali.
La doppia coppia è così vincente che quest’anno Nadja e Uochi Toki suoneranno assieme persino all’Incubate.