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N (37) / [ B O L T ] – (full album stream)

N-BOLT

Cosa significa suonare ambient drone nel 2015? Probabilmente doversi confrontare con una tradizione lunga e non sempre originale, evitando di ripetersi, per quanto possibile.
Il chitarrista Hellmut Neidhardt (N), e il duo basso-pedalini composto da Andreas Brinke e Thomas Kempa ([ B O L T ]), non sembrano avere difficoltà a riguardo. Già insieme nel 2013, sempre su Midira (che di recente s’è fatta notare per i progetti collaterali di Aidan Baker, a nome Caudal e B/B/S/), propongono quattro tracce immerse in un presente violento, saturo di immagini e suoni che sono chimere, ricordi ricreati, proiezioni future.
La mediazione tra queste due entità potrebbe somigliare a un incontro tra le solarità malinconiche dei Barn Owl e le caverne dell’anima di Stephen O’Malley, se i tre decidessero mai di fare un disco insieme. La differenza, non da poco, è tutta in un’evoluzione/involuzione (a seconda dei punti di vista) di quei suoni. Le chitarre di N sono infatti sempre sul punto di collassare, non importa quanta estate ci sia là fuori, mentre i [ B O L T ] distorcono i bassi trasfigurandoli fino all’ignominia. I layer di fuzz e riverbero, pur aprendosi, restano imprigionati in una gabbia di saturazioni estreme e le parti più distese creano atmosfere ovattate che stordiscono. Nei momenti più aggressivi i suoni si accatastano uno sull’altro come pezzi di iceberg.
In questo andirivieni di calme apparenti e deliri antropocenici, la lunga suite di chiusura, “22:16”, si distingue dalle altre per compiutezza. Effetti che entrano ed escono in maniera perfettamente calibrata, pieni che si alternano ai vuoti, ghiacci che si sciolgono al sole. In alcuni momenti vengono alla mente degli Stars Of The Lid inaciditi e drogatissimi. Qui la malinconia di N e la cattiveria dei [ B O L T ] si fondono in una scrittura sofisticata, anche grazie agli inserti di clarinetto basso, tuba, trombone e filicorno tenore. Un finale che sembra strizzare l’occhio alle colonne sonore in odore di free jazz di metà Settanta, a contrappuntare l’Apocalisse.

Qualche settimana fa vi avevamo anticipato il video, ora – per un tempo limitato – vi presentiamo lo streaming del disco in anteprima.