Mütterlein: in ascolto “Requiem” dall’imminente Bring Down The Flags
A un mese dall’uscita del suo secondo disco (Bring Down The Flags), Debemur Morti Productions ci fa sentire “Requiem” di Mütterlein (al secolo Marion Leclercq, che con questo nom de plume omaggia Nico), progetto che ricorda un po’ In Slaughter Natives e Puissance, con in più qualche lontana reminiscenza black metal.
Dice Marion: il titolo “Requiem” è ispirato dalla storia molto romanzata di come Mozart scrisse il suo Requiem e ne morì. Per me è semplicemente la rappresentazione simbolica del processo creativo. Scrivere il testo di “Requiem” è stata la prima cosa che ha gettato le basi per il concept del nuovo album. Sarebbero state le ultime parole che avrei detto in Bring Down The Flags. Poi ho pensato le sequenze di batteria, cercando di trovare l’intensità e il ritmo adatti alla mia interpretazione vocale. Da lì ha preso tutto vita da solo. Non ho molto controllo sul mio modo di creare. È istintivo.
“Oblivion” è l’ultima parola che si sente in Bring Down The Flags. “Requiem” seppellisce il dolore e la rabbia contenuti in tutto il disco.
L’album è stato mixato al Kerwax Analog Recording Studio (Deathspell Omega) in 2021. Dehn Sora ha creato l’artwork.
Su Bandcamp si ascolta anche l’opener “The Descent”.