Mr. Henry – “Desert Sky”
Siamo nella famosa zona dei laghi varesotti, probabilmente all’ombra sotto un albero, cercando di focalizzare un punto all’orizzonte. Mr. Henry lascia andare la voce, cercando di accompagnarla per quanto possibile con la sua chitarra, giusto una linea di note, una slide E-Bow e dei minimali inserti elettronici che crescono via via mentre la voce diventa un sussurro nascondendosi sotto le frequenze. Sembra che il vento sia cambiato, togliendo dallo specchio d’acqua il cielo sereno e incupendo il panorama. Ma poco importa, questo è un punto fisico da dover far partire una ricerca dentro di sé, un lavoro ombroso ed oscuro, che Enrico Mangione sta facendo con dedizione mese dopo mese, in questo caso cercando di unire punti e linee, quelle delle nostre anime e quelle dell’orizzonte, sperando solo che il lago non si increspi levandogli ulteriori punti di riferimento.
There’s a fine line
in our souls
that we forgot
in the dust
of our hearts.
We still belong to another world
locked underneath
oh now and then
we long being there again
with nothing left to lose
with nothing left to know
and eyes of children
spreading wings
to the wind
early at dawn.