MOVEMENT, We Start A Fight
Spetta a Metal Carter aprire il debutto dei Movement, nuova formazione romana che vede coinvolte facce note della scena e propone un hardcore in your face diretto e senza fronzoli, potente e arrogante al punto giusto, una manata in faccia con riff “grossi” e stacchi groove, vicino alla Grande Mela per attitudine sfrontata e sguardo puntato alla strada. Tre brani (più già citato intro) che bruciano veloci, con strizzate d’occhio al metal nelle chitarre, la voce stentorea del Teschio che guida le danze e dà il la come un direttore d’orchestra per massacri sopra e sotto il palco. Del resto avevamo già avuto occasione di vedere la band in azione ad inizio anno durante il Questa è Roma, occasione perfetta per testarne l’impatto live, con tanto di omaggio al classico “Young ‘Till I Die” e reazione calorosa dei presenti. We Start A Fight guarda dritto alle radici, mantiene alta la fiamma di un approccio alla materia che non cerca nuove vie di fuga ma si getta a capofitto nella mischia, ha dalla sua la giusta street credibility e il manico per macinare le proprie schegge hardcore con la botta e la cattiveria necessaria per non colpire a vuoto. Poco altro da aggiungere, visto che si tratta di un antipasto che non placa certo la fame ma stuzzica piuttosto la curiosità e invita ad andare a vederli far danni dal vivo. Attendiamo una prova più succosa per comprendere come si svilupperà il tutto, per ora è chiara l’intenzione di farsi le ossa e guadagnarsi un proprio posto all’interno della scena capitolina. So far, so good. come dicono negli States.