MORROW, The Quiet Earth
Non era certo un mistero, almeno per i più attenti, che le tre band portate avanti negli ultimi anni da Alex CF fossero tra loro collegate non solo per le interazioni tra i musicisti coinvolti sia nelle formazioni base che come ospiti dei rispettivi dischi, ma anche per le numerose interconnessioni a livello di testi e di immaginario. Oggi, con The Quiet Earth, la trama si chiude e si conclude la lunga saga denominata Eulogy, un racconto che procede tra sbalzi temporali e continui rimandi attraverso i dischi di Morrow, Archivist e Anopheli, per un totale di sette album. Proprio in questi giorni lo stesso cantante, paroliere e illustratore ha divulgato sui suoi social la notizia di un box di cd che racchiuderà tutti i capitoli della storia e che verrà prodotto dalla ormai storica sodale Alerta Antifascista. La trama del tutto è complessa e alquanto articolata: si parla di intelligenza artificiale, sottomissione degli uomini alle macchine, conseguente fine della civiltà attuale, ricerca di nuove possibilità di inizio e ripartenza sotto forma di una nuova preistoria o così almeno si potrebbe provare a racchiuderla molto ma molto in soldoni. Oltremodo ricca anche la squadra che ha contribuito a mettere in scena questo ultimo atto, tra gli otto membri ufficiali in formazione e ben quindici ospiti a dare il loro contributo e soprattutto la loro voce alla storia, per non parlare di chi ha contribuito dietro la console: neanche a sottolinearlo amici e membri di quella grande famiglia che Alex ha saputo creare intorno alla sua visione e alla sua concezione di musica sin dalle sue prime esperienze. Dal punto di vista musicale l’album appare come un vero e proprio gran finale, con le ricche trame vocali che donano un afflato corale al tutto, le melodie dal mood a tratti epico altre volte malinconico, i rimandi al crust nelle sue derive più emo-tive e l’atmosfera donata dagli archi a rendere ancor più coinvolgente l’insieme. Alla fine, quando i titoli di coda passano sullo schermo, si ha l’impressione che il regista abbia deciso di non allungare il brodo perché, a differenza di come sembra andare di moda oggi, la visione procede senza momenti di noia e mantiene sempre sveglio l’interesse fino all’ultima nota. Per quanto ci riguarda, la chiusa perfetta del ciclo: se avete amato i capitoli precedenti, non resterete delusi dalla conclusione e apprezzerete anche The Quiet Earth, in caso contrario vi consigliamo di seguire l’ordine cronologico, tanto è tutto a portata di clic sulla pagina Bandcamp dei Morrow.