MORNE, Live At Roadburn
Come era in fondo facile prevedere, è l’ultimo To The Night Unknown (2018) a fare la parte del leone in questo live dei Morne, del resto la ritrovata forma della band e l’impatto emotivo delle tracce di quel disco lasciavano indovinare una resa ottimale faccia a faccia con il proprio pubblico. E quale miglior occasione del Roadburn per fornire la cornice ideale e permettere di giudicare lo stato di salute della formazione? Basterebbe citare il finale di “Night Awaits The Dawn”, con le chitarre che sembrano lanciarsi in una corsa a perdifiato per giustificare l’acquisto di questo album dal vivo da parte dei molti ammiratori dei Morne, a giudizio di chi scrive uno dei nomi imprescindibili per chiunque voglia confrontarsi con le contaminazioni più interessanti tra metal e hardcore, in questo caso all’incrocio tra crust e doom, dell’ultimo decennio. A riallacciare i fili con il passato basta un estratto da Asylum e “Twilight Burns” direttamente dagli esordi nel 2008 (presente sia su demo che sul primo 7”), come a dire che di quel Shadows, capitolo tanto oscuro quanto impregnato di negatività, la band non sembra volerne più sapere e preferisce godersi questa rinascita all’insegna di una evoluzione più in linea con quanto espresso nei primi due full length. Difficile fare qualche appunto e cercare di contenere l’entusiasmo di fronte alle linee melodiche ricche di pathos disegnate dalla voce e dalla chitarra di Miłosz Gassan per mantenere un aplomb professionale e distaccato, auspicabile quando si vuole parlare di musica senza far la figura del fan acritico, perché i Morne in questo live trasudano passione e voglia di comunicare emozioni, aspetti da cui appare davvero difficile staccarsi e trascendere. In fondo, Live At Roadburn è la fotografia di una celebrazione e di una festa, non ha pretese di presentare nuovi brani o di lasciar intravedere cosa succederà ora, per cui poco conta andare ad operare una disamina severa, perché finirebbe solo per ribadire quanto già detto nel recensire gli album in studio. Se siete fan della band, avrete modo di divertirvi e celebrare con i Morne la loro musica. Se siete semplicemente curiosi, potrete godervi un piccolo best of. Poco conta il motivo, l’importante è che certi punti fermi restino anche in questo annus horribilis.