MIKAEL LIND, Intentions And Variations
Mikael Lind, compositore di musica elettronica, in questo disco si muove in punta di piedi intorno a tre poli: modern classical, ambient-shoegaze, Islanda. L’Islanda non è un genere musicale, ma aiuta molti a immaginare come Lind possa suonare. Intentions And Variations, uscito quest’anno, è un ep di cinque pezzi che iniziano quasi tutti come fossero di Harold Budd e si espandono fino confondersi col lavoro di Simon Scott, Rafael Anton Irisarri e altri sound artist che hanno portato alle estreme conseguenze certe idee dello shoegaze. Per come si sono sviluppate le cose negli ultimi anni, Lind parte svantaggiato perché si trova di fronte a un pubblico già sazio di questi dischi, ma basta dargli un po’ di credito per accorgersi di come ci sia del buono sparso per tutto l’ep: la melodia che trafigge, una linea di synth che fa luce nella nebbia del rumore, l’assenza totale di stucchevolezza, gli interventi misurati e meravigliosi di viola… e così via. Sto comunque predicando ai convertiti, lo so.