Midnight, di metal, maschere e festival estivi

Midnight

I Midnight del padre padrone Athenar suoneranno quest’state al Frantic Fest (qui tutte le info del caso), festival con cui abbiamo il piacere di collaborare e di cui vi abbiamo già parlato durante la nostra chiacchierata con Davide Straccione. Una scusa perfetta per agganciare uno dei nomi di culto in seno all’odierna scena metal e farci raccontare cosa aspettarci da questa prima scorribanda italiana. Consideratelo un pre-partita in attesa di vedere i Midnight in azione dal vivo.

Il nome Midnight non ha certo bisogno di presentazioni, magari però ti va di raccontarci come stanno andando le cose e quali progetti hai per il prossimo futuro…

Athenar: I prossimi passi sono mettere un piede dopo l’altro… lo ritengo già un buon risultato di questi tempi! Mi sto preparando per realizzare un nuovo lp e suonare in giro. Cerco di mantenere le cose a un livello semplice.

Siamo cresciuti come metal-kids negli Ottanta, per cui abbiamo avuto l’opportunità di vivere quel momento speciale tra la nascita dell’heavy-metal e il successivo differenziarsi tra scene e generi. Per un breve periodo è esistito solo il metal e la stessa sensazione si prova ascoltando la tua musica. È un risultato che hai cercato e voluto o semplicemente il modo in cui lo vivi?

Sì, direi che è semplicemente il modo in cui lo vivo. Tutti questi sotto-generi sono inutili. Il rock’n’roll è nato come ribellione alle regole, mentre i generi creano regole. Per cui, vaffanculo ai generi.

Su Sweet Death And Ecstasy sono presenti due brani, “Crushed By Demons” e “Before My Time In Hell”, che mostrano un inaspettato mood alla Manowar. Condividi quest’impressione e, in caso affermativo, credi che i Manowar abbiano avuto un qualche tipo di impatto sulla tua musica? Li hai continuati a seguire dopo gli Ottanta?

Mi fa piacere che tu lo abbia notato. Inizialmente, avrei voluto realizzare questi due brani per conto loro come 12” tipo l’ep Defender, ma ho incasinato tutto e li ho utilizzati come “reggilibri” di un album (ovvero la prima e l’ultima traccia del disco, ndr). I primi Manowar hanno avuto un grosso impatto su di me, sono stati il mio terzo concerto da ragazzino, ai tempi del Fighting The World Tour nel 1987. Fu grandioso! Sì, ho sempre continuato a tenerli d’occhio, a comprare i dischi e andare ai concerti, ma il chitarrista di cui hanno bisogno resta Ross The Boss.

Possiamo aspettarci nuove collaborazioni con Chris Black (High Spirits, Professor Black, Superchrist…) dopo il 7” dell’anno scorso? Credi che l’approccio da “one man band” sia stato determinante per la realizzazione di questo split?

Non sai mai cosa aspettarti e non credevo davvero sarebbe successo, abbiamo suonato a Chicago e Chris mi ha chiesto se mi andava di fare una capatina a casa per chiacchierare un po’. Una volta lì, mi ha detto se avevo voglia di urlare un testo nel microfono. Ovviamente non è stato un problema.

Pensi che l’immagine abbia avuto un ruolo nel successo dei Midnight? Non crediamo sia il tuo caso, ma in generale credi che possa fare la differenza e magari nascondere una debolezza nella musica?

Sì, credo proprio abbia influito. Ma l’immagine è anche una cosa ingannevole se qualcuno crede sia solo una mascherata. Io penso, piuttosto, che serva a mettere l’accento sulla musica. È pieno di band che utilizzano un’immagine ma fanno musica di merda, per cui la gente non le segue. Se, invece, sia musica che immagine sono buone, le cose funzionano bene.

Restando focalizzati sull’aspetto visivo, ti va di parlarci di William Lacey e della vostra collaborazione per gli artwork? Come vi siete conosciuti e come lavorate per creare le grafiche dei tuoi dischi?

William è un individuo contorto. Ci siamo conosciuti tramite un comune amico, Omid della Outlaw Records, che ha realizzato il primo ep dei Midnight, Funeral Bell. Mi piace il lavoro di William perché non si basa solo su teschi e fiamme, ma crea uno strano senso di disagio che mi piace.

I Midnight sono con ogni probabilità i best-seller della Hells Headbangers. Siete mai stati contattati da qualche major o, comunque, avete mai pensato a questa probabilità? Più in generale, cosa ne pensate delle band di metal estremo che firmano per major: meglio regnare all’Inferno o servire in Paradiso?

Ho già avuto offerte per andare con alter label, ma la Hells Headbangers fa un gran lavoro e viviamo vicini, per cui mi resta facile lavorare con loro. Se mai arriverà il momento di andare con un’altra etichetta, di certo accadrà alle mie condizioni.

Suonerai a breve in Italia, al Frantic Fest. Cosa puoi dirci della setlist e dello spettacolo che presenterai ai tuoi fan italiani?

Non abbiamo mai suonato in Italia prima, per cui non vedo l’ora accada. Non so mai cos’aspettare da me stesso durante i concerti, non abbiamo grandi produzioni o cose del genere, quindi, più che altro si tratta di sudore e cattiveria. Annunciamo le canzoni e tentiamo di suonarle.

Sebbene i Midnight siano una one man band in studio, hai con te dei musicisti sul palco. Credi sia la formula migliore per la tua musica? Hai mai pensato di allargare la line up anche in studio?

Per me funziona benissimo così, è qualcosa che faccio e che mi mantiene in qualche modo sano e i ragazzi della live band lo comprendono. Loro sono dei musicisti fantastici che danno importanza primaria al suonare, tutto il resto viene dopo. Non ho progetti di cambiare alcunché per ora, comprese le mutande.

Suonerete lo stesso giorno dei Voivod: come ti senti a dividere il palco con un nome così importante? All’inizio della loro carriera furono in grado di mischiare insieme vari linguaggi estremi per creare un mix influenzato da Venom e Motörhead. Per questo, credo che ad un certo punto siano finiti anche nella tua dieta quotidiana… 

Sì, i Voivod sono una band importante e unica. La prima volta che li ho visti dal vivo è stato nel 1988, quindi poter condividere il palco con simili maestri mi da una sensazione speciale.

Grazie mille per il tuo tempo e le tue risposte, sentiti libero di salutarci come preferisci.

Grazie a voi per aver voluto qualche informazione, spero di vedervi al festival, così ci guardiamo insieme i Voivod.