METHEDRINE, Built For Speed
Prendere membri di Upset Noise, EU’S Arse, Tytus, Daltonic Outcry, A New Scar e Antabusers, shakerare con energia a fiumi e una buona dose di hardcore punk, spruzzare con abbondante rock’n’roll e un pizzico di hard-rock, mettere a mo’ di ciliegina sulla torta un acino di scan-rock e una fetta di street-metal anni ‘80, ma di quello sguaiato dei vicoli, cafone al punto giusto e con tanto di assoli al fulmicotone. Il cocktail in questione si chiama Methedrine e, a meno che non siate sordi, vi strizzerà le palle a dovere facendovi venir voglia di uscire di casa a far festa e gettarvi nel pit, bottiglia in mano e programmi a luci rosse per il seguito della nottata. Solo quattro pezzi per questo Built For Speed, ma di quelli a cui è davvero difficile resistere, con contorno di adrenalina che tocca livelli di guardia e tanta elettricità che si spande nella stanza, tutto suonato con una maestria e una passione che puzzano di cattive frequentazioni lontano un miglio, roba che neanche nei peggiori bar di Caracas. Ora, non credo serva sottolineare come si stia parlando di un disco che non inventa nulla di nuovo, ma anche di un lavoro che supera di scatto tre quarti della concorrenza perché ha quell’ingrediente particolare che tante volte pesa in tutta la sua mancanza: la botta di pancia necessaria per distinguere gli adulti dai pischelli di belle speranze. Inutile scrivere poemi, vi basti sapere che Metehdrine is for men.