MEMORIALS, Memorial Waterslides

Descritti come i gemelli cattivi degli Stereolab (dopo aver aperto per loro in un tour europeo), i Memorials approdano alla Fire Records con quello che viene definito il loro album di debutto, Memorial Waterslides. In realtà, il duo formato da Verity Susman (attiva con Electrelane) e Matthew Simms (membro dei Wire, Better Corners, It Hugs Back, Uuuu e Fitted) ha già realizzato tre dischi (Music For Film: Tramps! Pt. 1, Music For Film: Tramps! Pt. 2 e Music For Film: Women Against The Bomb): essendo colonne sonore, probabilmente qualcuno non li considera alla pari di un album. A mio parere personale lo possono benissimo essere, vista la qualità del materiale che contengono.

La musica dei Memorials può essere descritta dividendo il repertorio in tre macro categorie: psichedelia anni Sessanta, pop anni Sessanta e improvvisazione/sperimentazione jazz. Ogni album include più o meno elementi di queste categorie in quantità variabile. A piacermi di più è la seconda parte di “Music For Film: Tramps!”, che limita la parte pop al minimo e dà sfogo alla voglia di sperimentare con atmosfere diverse, utilizzando molta elettronica. Questo fattore è molto meno presente in Memorial Waterslides, che inizia con ballate pop anni Sessanta con qualche virata sperimentale e poi, sul finale, trova il suo lato più oscuro.
Ascoltate gli effetti usati nella suite lunga otto minuti di “I Have Been Alive”, che vengono poi mixati con le intuizioni jazzate in “False Landing”. Le canzoni pop con la voce femminile quasi sospirata, che fanno più riferimento agli Stereolab, mi intrigano meno. Invece trovo più personali e coinvolgenti quelle più sperimentali o quasi folk (come la finale “The Politics Of Whatever”).