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MARK WAGNER, S☉N RISE / S☉N OF THE SUN

Mark Wagner è un musicista/compositore londinese nell’orbita degli Gnod, collettivo dall’organico mutevole che avremo modo di vedere in primavera anche in Italia in due date del tour europeo (con loro anche il “nostro” Mai Mai Mai). Il disco in uscita oggi trae origine da alcune performance piano e voce effettuate nel 2015 all’interno di alcune chiese dell’East End di Londra, a cui sono poi state aggiunte le ritmiche e gli interventi di Agathe Max al violino e di Hanna White, che presta la voce alla traccia conclusiva. Dell’impianto originario rimangono la centralità del pianoforte e il massiccio riverbero che circonfonde le composizioni di Mark di una luce mistica. La genesi dell’album attinge a fonti di ispirazione eterogenee, le quali però finiscono per integrarsi bene: c’è il tema della nascita (l’lp è dedicato a quella del figlio), quello della ciclicità (il battito intrauterino del piccolo Eko Kahil-Wagner apre il primo pezzo e torna nell’ultimo), ci sono le suggestioni alchemiche ed esoteriche, si cita Ermete Trismegisto, si canta in latino e in francese oltre che nella lingua madre. Spunti diversificati, quindi, lavorazione lunga e complessa (in mezzo il soggiorno in un convento in Giamaica e il missaggio in preda alle febbri da Covid 19), eppure ne viene fuori un disco di grande immediatezza, in cui si strizza volentieri l’occhio alla forma-canzone: in “Je Nais Dieu Que Pour Toi” si fa il verso agli chansonnier novecenteschi, all’interno di una struttura dall’andamento diseguale e spossato. Le parti elettroniche aggiunte da Mark a volte accompagnano con cautela l’ascoltatore lungo le volute pianistiche, a volte impartiscono scudisciate con metodico sadismo; la voce è quella di un Nick Cave non ancora imbolsito. Forme essoteriche per contenuti esoterici.