MARIO GUIDA, Words.I’ve.Never.Said – Music For Blind Film
Il musicista e compositore di stanza a Bologna, che in pratica fa tutto da solo, giunge alla sua terza fatica: Words.I’ve.Never.Said (sul suo spazio Bandcamp troverete in ascolto anche il precedente Tilt).
L’album è un concentrato di fonti sonore, le più disparate, tagliuzzate e infilate a modo in un canovaccio sempre in bilico tra il rumoroso e una forma di techno mai troppo aggressiva, basta sentire “They Keep Me Up All Night”, posta in apertura. Il vento cambia quando ci si pone dinanzi alle distese glitch-noise di “And I?”, polverosa e desertica, mentre in chiusura proprio il remix di “They Keep Me Up All Night” sembra voler fungere da compendio dell’intero discorso musicale di Guida. Abbiamo a che fare con un ingegnere elettronico, dunque con qualcuno che pare avere dimestichezza con teorie e correnti musicali affini alla ricerca, ma per questo tipo di realizzazioni il know-how gli serve per ingabbiare in qualche modo il suo mondo compositivo, che risulta cervellotico e figlio di schemi e codici piuttosto riconoscibili, ma alla fine più viscerali ed istintivi rispetto ai dischi ai quali può venire associato. Il pericolo di assomigliare ad altre produzioni del campo rimane, tuttavia Guida possiede la sensibilità necessaria per venire apprezzato dagli ascoltatori più attenti.
Il prossimo cinque marzo sarà ospite all’EAM – Elektronische Art and Music presso i New River Studios di Londra. Per lui è una buona occasione per farsi apprezzare anche all’estero, intanto possiamo farlo anche noi.