MARCO DIBELTULU, Sguardo Contemporaneo

Sguardo Contemporaneo

Di Marco sappiamo che è sardo è che possiede una formazione accademica, poi che insegna e soprattutto che ha partecipato a concorsi intitolati a Luigi Russolo e a Pierre Schaeffer. Siamo dunque di fronte a uno sperimentatore tra ambient, “noise” e field recordings/musica concreta. La raccolta di tracce qui pubblicata presenta undici anni di lavoro (dal 1999 al 2010): manca un pizzico di organicità al tutto, dunque, ma non latitano le buone idee. Il genere con il quale Marco si cimenta è difficilissimo, ma lui sa come giocare con la percezione del suono ed è in grado sia di gettare drone profondi sia di colpire con suoni taglienti, così come di campionare strumenti reali e farli sembrare un piccolo pezzo di improvvisazione. Non solo, in “Microclima II”, traccia della quale si sono accorti anche quelli di “Battiti” (Radio 3), prende la tradizione musicale della sua isola e la filtra secondo la sua sensibilità contemporanea, rispettando così la regola che vuole che ambient e suggestioni “etniche” s’incontrino a metà strada, mentre in “Una Sola Moltitudine” si confronta – presumo – con un’attrice e il suo spoken word, preso si direbbe da Pessoa. Al contrario di quello che si potrebbe pensare una volta letto il curriculum, Marco non si perde in eccessivi astrattismi, in noiosi rumori di passi e di sassolini e – man mano che ci si avvicina ai brani più recenti – ci sono sempre meno cadute “didascaliche”. Anzi, viste le atmosfere ricreate anche con le ultime tracce, se si mettesse a fare un album omogeneo, sarebbe tranquillamente in grado di produrre qualcosa di cupo, ostile e abbastanza personale da finire su qualche etichetta di quelle che piacciono a noi, ma bisogna vedere se interessa a lui.

Tracklist

01. Contrasti Armonici
02. Improvviso
03. Fluttuazioni Remote
04. Passaggi Di Stato
05. Microclima II
06. Nello Spazio Sommerso
07. Una Sola Moltitudine
08. Sguardo Contemporaneo
09. La Parola Agli Artisti