MANZONI, Cucina Povera
Togliamoci dalle palle i paragoni di sorta: si può parlare di Massimo Volume come di Ferretti, di Bachi Da Pietra come di qualsiasi gruppo sia riuscito a coniugare cantato/parlato/biascicato con suoni post/noise tra Mogwai e Slint. Fa un po’ specie starci a pensare ai maledetti paragoni, perché la forza reale di ogni nota e parola di Cucina Povera, intrisa di sopravvivenza sopravvissuta e poesia da strade impregnate di nebbia e tanta pioggia perenne, schiaccia e attanaglia, scoraggia e sostiene, commuove e coinvolge come poche realtà musico-artistiche mondiali riescono ancora a fare. A srotolare parole, ancora Gigi Tenca e dietro chitarre e batterie Fiorenzo Fuolega, Carlo Trevisan, Ummer Freguia ed Emilio Veronese. Nessuno prevale su nessuno, non esiste una singola forza artistica che accentri attenzioni per motivi di qualsiasi tipo. L’unità di intenti è chiara, così come è fosco l’immaginario narrato, fosco come può esserlo la vita di tutti in qualsiasi momento, ma dotato di propulsione a campare, perché le emozioni e le vicende che ci toccano tutti non sono mai nette, mai del tutto piacevoli o del tutto spiacevoli. È il caleidoscopio su montagne russe di legno con cui ci si è perennemente impegnati/divertiti/atterriti a giocare. Nessuna parola e nessuna nota sono meno che necessarie o sprecate per il gusto di “stupire” con la propria misera felicità.
Tracklist
01. Mario In Diretta TV
02. Dal Diario, A Mia Madre
03. Scusami
04. …Ed Ecco L’Alba
05. Una Garzantina
06. A Mio Padre
07. Dimmi Se È Vero
08. In Toscana
09. La Strada