MALLOY / THE GREEN BENGALA, Face To Face
Split che vede coinvolte due realtà della provincia di Reggio Emilia, entrambe devote alla scena hardcore punk, di cui però rappresentano due possibili diramazioni, sia a livello di approccio, sia a livello di influenze.
Ad aprire le ostilità ci pensano i Malloy con il loro hardcore in your face, a cavallo tra Ottanta e tanti Novanta, con in più un piglio attuale che dimostra la volontà di cercare soluzioni diverse o comunque di non restare prettamente ancorati alla stagione d’oro del genere. In particolare, un brano come “Misery” riesce a coniugare in modo esemplare queste due pulsioni, cioè da un lato la spinta anthemica e dall’altro la voglia di lasciare infiltrare variazioni sul tema in grado di rendere più incisivo l’ascolto. Il tutto in soli due minuti, così da non perdere la spinta e l’impatto. Nell’insieme, le cinque composizioni a firma Malloy non deludono le aspettative e non potranno che colpire positivamente gli appassionati del genere, con in più la promessa di poter servire egregiamente da benzina per live da stagediving a ripetizione. Nulla da obbiettare, si avverte un solido amalgama interno e la capacità di incanalare l’energia attraverso la propria musica con passione e naturalezza.
Più sporchi e grezzi i Green Bengala, chiaramente contigui allo spirito rock’n’roll e con una maggiore deriva punk: qui abbiamo riff grattugiati sorretti da una sezione ritmica che dona la giusta spinta al tutto e testi in italiano. I Green Bengala ono irriverenti e sfrontati, ed è evidente che vogliono colpire l’ascoltatore allo stomaco senza perdersi in inutili giri di parole, con un’attitudine contagiosa che non tarda a farsi apprezzare. I cinque brani corrono veloci e bruciano in un battito di ciglia, ma non tardano a imprimersi in mente e hanno dalla loro la ruvida energia del punk quando collide con il rock’n’roll più urticante.
Fa piacere vedere come due formazioni così differenti nello stile e nell’approccio abbiano deciso di incrociare le strade e offrire all’ascoltatore un lavoro decisamente vario e non monotono, segno che l’amicizia e il condividere idee e principi possono fungere da collante al di fuori dell’omogeneità musicale. Impossibile stabilire un vincitore, ciascuno sceglierà in base ai propri gusti o magari farà come noi e si godrà entrambe le band.