M.B. + ICYDAWN, Ignea Occasum Solis
Un duello all’arma bianca, combattuto con il parco analogico di synth e nastri al quale ci ha abituato tutta quella scuola noise-industriale andata a braccetto col dark ambient – diciamo – di area Cold Meat Industry (potrebbe esserci qualcosa di Raison D’Être o anche del più magniloquente Atrium Carceri nel salmodiare di “Calida Lux”).
Tra drone gelidi ed echi crepuscolari, ecco la nuova (anche se per qualche malizioso potrebbe essere solo l’ennesima) collaborazione di Maurizio Bianchi, stavolta con il progetto di confine svizzero/italiano Icydawn, al secolo Sacha Rovelli, pubblicata dalla vicina Show Me Your Wounds. C’è anche in qualche modo una terza mano all’opera, invisibile, quella di Yvan Battaglia (LCHM), che con il mastering su questo Ignea Occasum Solis sembra tornare alla sua Terra Australis Incognita, ulteriore rimando al tipo di panorami che potremmo ammirare da qui. È più il Bianchi di lavori come Hybernum, se non altro per le immagini richiamate e scolpite in spazi siderali (vogliono dirci questo i crepitii e le sferzate elettroniche di “Frigida Nocte”?), e lontano, forse apparentemente, dalla musica bionica di tanti altri suoi lavori. Per Icydawn, invece, vogliono parlare da soli i violini striduli di “Meridie Tepido”, il disgregarsi materico in “Alsus Tenebris” o l’epilogo quasi serafico (strano, considerando con chi si ha a che fare), immerso nei chorus appena bisbigliati del finale.
Un genere che non sembra passare mai di moda, a ben sentire, se questi sono i risultati.
Tracklist
01. Aurora Gelidis
02. Calida Lux
03. Meridie Tepido
04. Ignea Occasum Solis
05. Alsus Tenebris
06. Frigida Nocte